Quando, con una semplice sterilizzazione si sarebbe potuto evitare tutto questo. Si, cominciamo il racconto con questa considerazione: cos’è più innaturale? Sterilizzare o abbandonare delle anime innocenti dentro a una busta in aperta campagna e destinarle a una morte atroce? Ecco, ora provate a darvi una risposta.

I cuccioli che vedete nelle foto erano 6 e ora sono 4: due sono morti perchè appena nati, perchè abbandonati brutalmente, perchè separati dalla propria mamma nel momento più delicato della loro breve esistenza. I piccolini, 3 femmine e 1 maschietto, sono stati recuperati a Decimoputzu, trovati durante una passeggiata in campagna, chiusi in una busta. Una crudeltà inimmaginabile, una condanna segnata: per fortuna i cuccioli adesso sono al sicuro ma è necessario trovare supporto.

I cagnolini devono essere svezzati: serve con urgenza una balia e adozioni. Per info 3409674960.

In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.

Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.

Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.