Accantonamenti: Pigliaru scrive a Conte, la Regione avvierà le azioni giudiziarie per ottenere la restituzione dei 285 milioni

«È pronta l'ingiunzione di pagamento nei confronti del Governo da presentare al giudice civile». Così scrive Pigliaru in una lettera inviata ieri al premier Conte, il governatore della Sardegna chiede l'attuazione della sentenza della Corte Costituzionale che stabiliva la restituzione dei 285 milioni di euro di accantonamenti non dovuti.
Qualche settimana fa la Regione Sardegna vinceva il ricorso sugli accantonamenti in Corte Costituzionale contro l’ultima Finanziaria del Governo Gentiloni. La decisione della consulta stabiliva che lo Stato applicasse la sentenza, e quindi restituisse alla Regione 285 milioni di euro di accantonamenti non dovuti, entro il 31 gennaio. Il Governo però non solo non ha dato attuazione alla sentenza, ma non ha neanche risposto ai ripetuti appelli che il Governatore Pigliaru e l’assessore al Bilancio Paci hanno più volte rivolto al premier. Inoltre ieri è anche scaduto il termine fissato dallo stesso Esecutivo nella legge di stabilità nazionale per trovare un’intesa sulla finanza pubblica con le Regioni a Statuto speciale, anche questo impegno è stato disatteso.
Pigliaru ha inviato una lettera, nella quale annuncia al premier e ai ministri di Economia e Affari Regionali, l’intenzione di dare avvio a tutte le opportune azioni giudiziarie per il soddisfacimento dei diritti e la tutela delle attribuzioni che spettano alla Regione Sardegna, nello specifico sarà presentata al giudice civile un’ingiunzione di pagamento nei confronti del Governo e un ricorso per ottemperanza alla stessa Corte Costituzionale

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