Conoscendolo, quando sarà costretto ad abbandonare la sua isola, Budelli, Mauro Morandi non si porterà via neanche un granello di sabbia. Troppo innamorato della sua isola incontaminata e della difesa incondizionata della stessa, per farlo. Eppure, a quanto si apprende dall’ultima seduta del Consiglio direttivo dell’Ente Parco La Maddalena, il 79enne che per 30 anni ha vissuto in solitario nell’isola dell’arcipelago le valigie le dovrà fare per davvero.

L’Ente Parco, guidato dal febbraio scorso da Fabrizio Fonnesu, giudica illegittime le volumetrie presenti attualmente a Budelli, per farla breve la piccola casa davanti alla Spiaggia Rosa in cui vive Mauro Morandi. «L’iter amministrativo per l’esecuzione dei lavori è stato avviato e non può prescindere dallo sgombero dello stabile», fanno sapere i vertici dell’Ente Parco all’agenzia Ansa. Anche Fonnesu ha confermato la decisione: «Il recupero dell’immobile è uno degli obiettivi più importanti che la nuova governance ha voluto darsi per riconsegnare la spiaggia Rosa allo splendore che merita, con la creazione di un osservatorio ambientale che possa accogliere al meglio il flusso di turisti che periodicamente visita il sito».

Mauro Morandi davanti alla Spiaggia Rosa – FOTO DI MARIO MARCIS

Una decisione “posticipata” dal predecessore di Fonnesu, il commissario Leonardo Deri, che dopo aver notato il sostegno dell’opinione pubblica in favore dell’anziano custode, forte di 18mila firme raccolte da una petizione, aveva deciso di concedere una deroga allo stesso Morandi, permettendogli di continuare a vivere nel suo eremo.

Contattato da Vistanet Mauro Morandi è preoccupato, ma non ancora sicuro del suo destino: «Si dice che mi arriverà la lettera, non mi è ancora arrivata. Aspetto che mi arrivi per rispondere e decidere cosa fare». Mauro Morandi, professore modenese in pensione, vive a Budelli da quasi 30 anni. 

L’Italia conquista per la quarta volta consecutiva il titolo europeo di basket Fisdir (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali) per atleti e atlete con Sindrome di Down, dominando la finale contro la Turchia con un netto 48-8. Un successo travolgente, che conferma la superiorità della squadra azzurra a livello continentale.

Tra gli artefici di questo ennesimo trionfo c’è anche Davide Paulis, originario di Quartu Sant’Elena e in forza all’Atletico AIPD Oristano, che ha contribuito in maniera significativa alla prestazione della nazionale. Il suo nome si affianca a quello di Andrea Durante ed Emanuele Fiorini (Ostia Warriors), Alex Cesca e Alessandro Greco (Anthropos Civitanova Marche), Giovanni Barbieri, Leonardo Rossi (K21 Basketball Team Sassuolo) e Francesco Pianese (Paralimpica Domenico Rodolico di Mazara del Vallo).

Un risultato importante non solo per la nazionale italiana, ma anche per la Sardegna, che vede un proprio atleta, Paulis, protagonista in una competizione di livello europeo. Una vittoria che unisce sport, inclusione e orgoglio territoriale.