La Sardegna punta forte sul grano duro locale: 1,6 milioni agli agricoltori meritevoli
L'accordo annuale di filiera inizia con la stagione agraria 2018/2019 e potrà proseguire anche per le annate successive fino all'esaurimento delle risorse disponibili. Il premio da assegnare agli agricoltori che sottoscrivono tali accordi di filiera è di 150 euro per ogni ettaro di superficie coltivata.
Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, la Giunta ha licenziato oggi una delibera che destina, recuperando poco più di 200mila euro di residui, circa 1milione e 606mila euro come premio per gli agricoltori che partecipano e quindi valorizzano la filiera del grano duro. Lo stanziamento arriva a una settimana dalla delibera che ha destinato 1milione e 33mila euro ai cerealicoltori che valorizzano le filiere dei cereali minori, dei grani antichi, del grano tenero e delle leguminose da granella.
“Sostenere la filiera del grano duro significa innanzitutto sostenere una lunga tradizione agricola isolana che continua a garantire ancora oggi la trasformazione di prodotti agroalimentari che rischierebbero di perdersi”. Così l’assessore Caria che ha aggiunTo: “Rafforzare la filiera vuol dire assicurare entrate più dignitose per gli agricoltori che, in balia dei costanti mutamenti climatici e dei danni alle colture che ne seguono, rischiano di arrivare sempre più deboli nella contrattazione finale della vendita del grano. Oggi più di ieri, alla luce della globalizzazione economica e del costante interscambio commerciale con diversi territori del pianeta, è necessario sostenere le nostre produzioni e tutelarle soprattutto quando hanno il proprio valore aggiunto sul piano della qualità”.
L’accordo annuale di filiera inizia con la stagione agraria 2018/2019 e potrà proseguire anche per le annate successive fino all’esaurimento delle risorse disponibili. Il premio da assegnare agli agricoltori che sottoscrivono tali accordi di filiera è di 150 euro per ogni ettaro di superficie coltivata. Ciascun beneficiario potrà partecipare alla riscossione del premio con una superficie minima di 5 e massima di 20 ettari, anche non accorpati. È prevista una integrazione di 50 euro per ettaro se nella semina delle superfici coltivate a grano duro sono utilizzate sementi certificate. Gli aiuti sono concessi con il regime de minimis, previsto dalla normativa europea, dove un’azienda non può superare i 15mila euro di aiuto nell’arco di tre esercizi finanziari.
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