Una storia ai limiti della realtà, molto più vicina alle trame dei romanzi horror quella che arriva dagli Emirati Arabi Uniti. Una donna marocchina ha ucciso il suo compagno che aveva deciso di lasciarla per un’altra donna, dopo sette anni in cui lei lo aveva mantenuto economicamente. 

Non solo. Dopo averlo ucciso ha cucinato parte dei suoi resti e li ha serviti all’interno di un piatto tipico arabo a base di riso e carne, il machboos. Dopo aver preparato questo macabro piatto lo ha servito ad alcuni operai impiegati nelle vicinanze. Del resto del corpo si è liberata con l’aiuto di un amico.

Dopo tre mesi dalla scomparsa dell’uomo, il fratello della vittima ha svolto indagini private, e ha trovato il dente del malcapitato nel frullatore della donna. Subito dopo ha avvertito la polizia, che svolti gli accertamenti ha arrestato la donna. 

Nonno Giannino ha trascorso la sua intera esistenza in un freddo box di un canile della Sardegna. Una vita, la sua, possiamo dire sprecata: senza un prato da odorare, una strada da perlustrare, una mano pronta a donargli una carezza, tutta sua, solo per lui.

La vita in canile è durissima per ogni cane ma lo è ancora di più per gli anziani e i malati: Nonno Giannino ha circa 10 anni ed è una taglia media, non è di certo un giovincello ma per fortuna di salute sta bene. Adesso gli inverni per lui sono ancora più duri così come le estati: nessuna sicurezza, nessun affetto esclusivo. Una vita non degna di chiamarsi tale, in carcere senza aver commesso nessuna colpa.

Siamo sicuri che per Nonno Giannino una famiglia giusta da qualche parte c’è: aiutiamo l’anziano a trovarla condividendo il suo appello. Per informazioni inviare un sms o un whatsap al numero 3273117673, in modo tale che i volontari possano visionare con attenzione tutte le richieste.