Matrimoni: il Comune di Cagliari al National Wedding Show a Londra per la prima volta

Cagliari come nuova meta del turismo matrimoniale: la nostra città presente per la prima volta al National Wedding Show di Londra, evento internazionale dedicato al mercato dei matrimoni con la partecipazione di specialisti del settore provenienti da tutto il mondo. In esposizione tutti i nuovi spazi che il comune di Cagliari mette a disposizione degli sposi, ecco quali sono
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Il Comune di Cagliari è presente per la prima volta al National Wedding Show nel centro espositivo di Kensington Olympia di Londra. Il National Wedding Show, che inizia oggi e termina domenica 23, è un evento internazionale dedicato al mercato che ruota intorno ai matrimoni e vede la partecipazione di specialisti del settore provenienti da tutto il mondo.
Nello stand della Regione Sardegna il Comune di Cagliari promuove con materiale informativo, video e immagini i nuovi spazi messi a disposizione dei futuri sposi per la celebrazione del loro matrimonio o della loro unione civile alternativi a quelli tradizionali di Palazzo Bacaredda e della Municipalità di Pirri: la spiaggia del Poetto, Il Castello di San Michele, la Terrazza del Bastione di Saint Remy, l’Antico Palazzo di Città, l’Arena di Marina Piccola, il Lazzaretto di Sant’Elia, i Giardini Pubblici, il Parco della ex Vetreria di Pirri e il Ghetto degli Ebrei.
“E’ un appuntamento di fondamentale importanza”, sottolinea l’assessore ai Servizi demografici Danilo Fadda, “che costituisce un’occasione straordinaria di visibilità e di contatto con migliaia di visitatori e che si inserisce nell’ambito di un progetto promozionale che la nostra amministrazione sta portando avanti: l’obiettivo è quello di intercettare un nuovo mercato turistico a tutto vantaggio dell’economia della città e di tante categorie di professionisti direttamente coinvolti quali albergatori, ristoratori e organizzatori di eventi”. Per il presidente della Commissione consiliare Servizi Demografici, Roberto Tramaloni, “il turismo matrimoniale è un’occasione per la crescita e l’occupazione. Cagliari ha tutte le potenzialità per entrare da protagonista in questa nuova fetta di mercato”.

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Sardegna, davvero “terra emersa più antica”? La verità spiegata dal paleontologo Daniel Zoboli

La bellezza della Sardegna sta anche nella sua lunga e complessa storia geologica, ma ridurla alla frase “prima terra emersa” è un errore.
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Sul web capita spesso di leggere che “la Sardegna è una delle terre emerse più antiche”. In realtà, è una semplificazione che può generare confusione, soprattutto per chi non ha conoscenze di geologia.
La Sardegna che conosciamo oggi è in realtà un mosaico di grandi “pezzi” di crosta terrestre, spostati e modellati nei millenni da fenomeni geologici complessi: piegamenti, intrusioni di rocce granitiche, erosioni, coperture di sedimenti e colate vulcaniche. Questo processo è iniziato centinaia di milioni di anni fa, con fasi in cui la terra si sollevava e si abbassava, alternando periodi in cui era coperta dal mare ad altri in cui emergeva.
Le rocce più antiche dell’isola risalgono a oltre mezzo miliardo di anni fa, quando alcune zone erano già emerse per brevi periodi, come dimostrano certi sedimenti continentali e rocce vulcaniche presenti oggi in aree come il Sulcis-Iglesiente e il Sarrabus. Ma dopo ogni fase di emersione, l’isola (o meglio, l’area che la componeva) veniva nuovamente sommersa. L’attuale assetto orografico – montagne come il Gennargentu o il Limbara – è invece molto più recente, formato solo negli ultimi milioni di anni.
In Sardegna quindi affiorano le rocce sedimentarie datate paleontologicamente più antiche d’Italia, risalenti a poco più di mezzo miliardo di anni. Ma in Europa ci sono rocce che hanno un’età molto più antica (es. Scozia), datate a oltre 3 miliardi di anni fa. L’isola inoltre, intesa nella sua forma attuale, non è stata tra le prime terre emerse e le montagne sarde sono di formazione recente e non sono “emerse” prima di altre zone più basse.
La bellezza della Sardegna sta anche nella sua lunga e complessa storia geologica, ma ridurla alla frase “prima terra emersa” è un errore.

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