Sit-in a Roma, lo slogan: «Stop al traffico di armi dalla Sardegna verso l’Arabia Saudita»
![Angelo Cremone e gli attivisti di Sardegna pulita prima di recarsi all'ambasciata dell'Arabia Saudita a Roma](https://www.vistanet.it/cagliari/wp-content/uploads/sites/2/2018/09/Angelo-Cremone-e-gli-attivisti-di-Sardegna-pulita-prima-di-recarsi-allambasciata-dellArabia-Saudita-a-Roma-770x480.jpg)
Le associazioni sarde, sostenute dalla deputata Giulia Moi, hanno organizzato un'iniziativa per condannare la produzione di bombe in Sardegna che l'Arabia Saudita sgancia contro la popolazione dello Yemen. I manifestanti dichiarano «Provocano la morte degli innocenti».
Si è tenuto a Roma, davanti all’ambasciata araba, il sit-in contro il traffico di armi dall’Isola sarda all’Arabia Saudita. I manifestanti hanno dichiarato: «In Sardegna, a Domusnovas, la società tedesca Rwm produce bombe che vengono poi sganciate nello Yemen e stanno causando il massacro di miglia di bambini e persone innocenti».
L’iniziativa è stata organizzata da associazioni tra cui Cobas, Cagliari Social Forum e Sardegna Pulita, il cui presidente Angelo Cremone si è espresso in merito alla vicenda: «Non è dignitoso che dei lavoratori sardi siano costretti a fabbricare bombe che l’Arabia Saudita usa per sterminare la popolazione yemenita. Il governo italiano applichi la legge 185/90 e dichiari l’embargo sugli armamenti verso l’Arabia Saudita, come già deliberato dal Parlamento europeo».
A sostenere il popolo sardo anche la deputata del Movimento 5 stelle Giulia Moi, che attende di essere ricevuta dall’ambasciatore.
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