(VIDEO) “Balentes – The brave ones”, il documentario internazionale sulle servitù militari in Sardegna

Sta per essere presentato in varie città del mondo (e anche in Sardegna) un documentario internazionale bellissimo, che racconta le contraddizioni della presenza militare in Sardegna. Il film è stato girato e prodotto dalla regista sardo-australiana Lisa Camillo Satta.
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Sarà presentato il 30 giugno in Sardegna il documentario internazionale della regista e antropologa sardo-australiana Lisa Camillo Satta “Balentes – The Brave Ones”. L’anteprima in forma privata del lungometraggio si svolgerà al Centro Congressi del Grand Hotel Poltu Quatu, sabato 30 Giugno, dopo di che, si spera presto, il film arriverà nelle sale. Sono previste proiezioni pubbliche a Sidney, New York e Porto Cervo (quest’ultima il 24 luglio).
Il documentario – lungo 84 minuti e interamente autoprodotto grazie soprattutto a donazioni – racconta quello che la regista trova in Sardegna dopo 14 anni passati lontano, in Australia. «Non mi sarei mai aspettata di trovare quello che si nascondeva nella mia amata isola», spiega la documentarista nel trailer.
Nel suo viaggio la regista racconta la fitta presenza militare in Sardegna andando a investigare sulle conseguenze di questa sulla popolazione locale umana e animale. Le scoperte che farà la metteranno in viaggio per denunciare la verità, unirsi alla lotta degli isolani per reclamare la loro terra e, così facendo, conoscere se stessa e le sue radici.
Lisa Camillo Satta è un’antropologa, documentarista, scrittrice e musicista italo-australiana, di madre sarda e padre australiano. Tra le sue principali esperienze, un periodo trascorso per i suoi studi antropolgici tra gli aborigeni australiani. Come regista ha vinto tre premi internazionali con il corto “Live through this”.
ECCO IL TRAILER DI BALENTES-THE BRAVE ONES:
BALENTES: IL TRAILER UFFICIALE in Italiano
BALENTES uscira' prossimamente quest'annoRegista: Lisa Camillo Satta
Posted by Balentes, The Brave Ones – The Documentary on Tuesday, 5 June 2018
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Chi è Giuseppe Ignazio Loi, il pastore sardo che ha sfilato per Antonio Marras e recitato con Diego Abatantuono?

La Milano Fashion Week ha avuto un protagonista inatteso e straordinario: Giuseppe Ignazio Loi, il pastore sardo di 84 anni che, dopo il film con Diego Abatantuono, Geppi Cucciari, Aldo Baglio e Virginia Raffaele, ha sfilato anche per lo stilista algherese.
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Chi è Giuseppe Ignazio Loi, il pastore sardo che ha sfilato per Antonio Marras e recitato con Diego Abatantuono?
La Milano Fashion Week ha avuto un protagonista inatteso e straordinario: Giuseppe Ignazio Loi, il pastore sardo di 84 anni che, dopo il film con Diego Abatantuono, Geppi Cucciari, Aldo Baglio e Virginia Raffaele, ha sfilato anche per lo stilista algherese.
Giuseppe Ignazio Loi è un pastore di Terralba e, con il suo passo fiero e il volto segnato da sole e vento, ha portato in passerella l’autenticità più pura della Sardegna. Ottantaquattro anni e un’esistenza interamente trascorsa in campagna, prima come servo pastore e poi con un gregge tutto suo, Loi ha rotto ogni schema, conquistando i riflettori di un evento internazionale con la sua forza genuina e la sua storia unica.
La scelta di Antonio Marras non è stata casuale. Lo stilista di Alghero ha voluto che Loi sfilasse per la sua collezione primavera estate 2026 non per la sua avvenenza, ma per il suo valore simbolico. Marras ha spesso ribadito come il Mediterraneo e la Sardegna siano un crocevia di culture, terre dove la bellezza va preservata e condivisa. Per questo, Loi è stato definito un “ambasciatore della bellezza che va preservata”, rappresentando quei valori di forte radicamento alla terra che lo stilista condivide e porta avanti nel suo lavoro.
Il percorso di Giuseppe Ignazio Loi è inaspettato e va ben oltre le passerelle. La sua fama è legata a una storia di resistenza e amore per le proprie origini: è infatti tra i protagonisti, insieme all’attore Diego Abatantuono, del film La vita va così di Riccardo Milani.
La pellicola, in uscita nelle sale il 23 ottobre, racconta la storia vera del pastore Ovidio Marras, che si oppose per decenni alle pressioni di un potente gruppo immobiliare che voleva acquistare la sua terra a Capo Malfatano, Teulada. La scelta di Loi per interpretare questa vicenda ha un forte significato: il suo portamento e la sua vita dedita alla campagna lo hanno reso l’interprete ideale di un gesto che, come ha ricordato Marras, “ci rappresenta. Una storia che ci appartiene”.
Dalle campagne di Terralba alle passerelle di Milano, fino al grande schermo, la storia di Giuseppe Ignazio Loi dimostra che la vera bellezza risiede nell’autenticità e nella capacità di farsi simbolo di valori profondi.

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