Chiamano la figlia Blu e vengono convocati dalla Procura
Dopo un anno e mezzo dalla nascita della loro figlia dei genitori di Milano sono stati convocati dalla Procura della Repubblica per rettificare l'atto di nascita. Secondo la legge, «il nome imposto al bambino deve corrispondere al sesso»
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«Se giovedì non ci presenteremo con un’alternativa sarà il giudice a decidere per noi il nome di nostra figlia», spiega il papà, Luca. «Quando ci siamo presentati all’anagrafe per la registrazione ci avevano avvisato che poteva esserci il rischio di venir richiamati, ma ogni anno, secondo i dati Istat, ci sono circa sette Blu, in prevalenza bimbe. Non ci aspettavamo di dover cambiare nome un anno e mezzo dopo, quando ormai anche nostra figlia sa di chiamarsi Blu ed è scritto ovunque». La coppia cercherà di convincere i giudici, statistiche alla mano, che il nome all’estero è già stato sdoganato.
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Antonio Ligabue in mostra per la prima volta a Cagliari, 60 capolavori intensi ed emozionanti

Dal 28 novembre il Palazzo di città di Cagliari ospiterà grazie alla collaborazione con Artemisia la grande mostra del pittore ribelle e visionario che sconvolse il 900.
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Il 27 novembre si è inaugurata a Cagliari, al Palazzo di Città, la mostra dedicata ad Antonio Ligabue, organizzata dal Comune con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione Sardegna.
Sono state esposte e presentate per la prima volta nel capoluogo sardo 60 opere dalla forza primordiale. Olio e disegni che ripercorrono l’intero arco creativo di un artista fuori da ogni schema. Un essere umano con una vita difficile a causa della sua salute mentale che è riuscito ugualmente a lasciare una traccia visiva ed emozionale indelebile nel 900.
Era presente l’Assessora alla cultura di Cagliari, Maria Francesca Chiappe che ha ricordato la potenza del messaggio di un uomo che: “Ha saputo trasformare l’emarginazione in forza creativa, la solitudine in linguaggio universale. In un tempo come il nostro, dove l’identità si costruisce tra fragilità e desiderio di riconoscimento, l’arte di Antonio Ligabue parla in modo attualissimo a tutti noi”.
Presente anche Francesco Negri, figlio del grande Sergio, scomparso poche settimane fa, figura colta, sensibile e generosa che ha saputo dare a Antonio Ligabue il posto che meritava nella storia dell’arte italiana. È Francesco Negri a curare l’esposizione insieme a alla cultrice della mostra Francesca Villanti che ha guidato i primissimi visitatori in un viaggio emozionante, raccontando sia il valore dell’opera pittorica ma anche la vita avventurosa dell’artista.
Come ha ricordato anche la presidente di Artemisia, Iole Siena: “ Ligabue ci insegna che l’arte può essere una forma di salvezza, che anche un destino difficile può generare bellezza”.
Sei mesi per scoprire la grandiosità del “Van Gogh italiano” che invita a conoscere l’artista non attraverso i soliti miti biografici ma grazie alla fruizione delle sue straordinarie opere.
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