La prima sarda “Dama de Honor de Santa Maria de la Panada” è l’asseminese Veronica Matta
Con la sua inchiesta “Panada on the road”, svolta tra Spagna e Sardegna, l'antropologa Veronica Matta ha studiato le similitudini gastronomiche tra Sardegna e Spagna, il legame tra longevità e Panada come piatto unico e ha scoperto che a Maiorca esiste addirittura la Madonna della Padana e il culto “Caballeros Y Damas de Santa Maria de la Panada”.
È l’asseminese Veronica Matta la prima sarda Dama de Honor de Santa Maria de la Panada. Con la sua inchiesta “Panada on the road”, svolta tra Spagna e Sardegna, l’antropologa Veronica Matta ha studiato le similitudini gastronomiche tra Sardegna e Spagna, il legame tra longevità e Panada come piatto unico e ha scoperto che a Maiorca esiste addirittura la Madonna della Padana e il culto “Caballeros Y Damas de Santa Maria de la Panada”.
L’antropologa veronica Matta ha condotto un’inchiesta sulla Panada, partendo dalla Sardegna per seguire una pista che l’ha condotta fino a Maiorca. Qualcuno le aveva rivelato che a Maiorca si venerava la Madonna della Panada: lei ci è andata di persona e ha potuto verificare che in effetti la Madonna della Panada esiste, la custodisce padre Miquel Mascarò nell’eremo di Sant Honorat. La Vergine tiene in braccio il Bambin Gesù e nella mano destra ha una piccola Panada. Il culto nato nel 1980 è stato riconosciuto e benedetto da Giovanni Paolo II nel ’91. Verinoca a Maiorca ha incontrato il fondatore del culto mariano “Caballeros y Damas de Santa Maria de la Panada”, Don Francisco Salleras Juan che stamattina ha ufficialmente conferito l’onorificenza all’antropologa di Assemini in virtù degli studi che ha condotto con grande passione sul piatto tipico del suo paese.
Il contesto era di quelli importanti: il convegno internazionale “Strategie nutrizionali dei popoli del Mediterraneo”, che si è tenuto stamattina all’agriturismo Is Scalas. Naturalmente si è parlato di Panada. Questo piatto unico tipico di Assemini, ma anche di Oschiri e Cuglieri si ritrova anche nella tradizione gastronomica di Maiorca. Simili nell’aspetto le panade differiscono per alcuni ingredienti, quelle spagnole per esempio, contengono la paprika, a Maiorca la pasta è dolce, e nel ripieno spesso viene aggiunta la soppressata. Mentre ciò che le accomuna è sicuramente lo spirito di festa e condivisione con il quale vengono preparate: la panada si cucina per Natale, per Pasqua, e più in generale in occasione delle riunioni di famiglia perché è un piatto da condividere.
Durante il convegno però si è discusso anche degli aspetti prettamente nutrizionali. «La Panada è un piatto unico sano, perfettamente bilanciato nei suoi valori nutrizionali, con un apporto di carboidrati proteine e grassi che soddisfa l’appetito senza eccessi». Ad affermarlo è Roberto Pili presidente della Comunità Mondiale della Longevità. Se in Sardegna c’è un altissimo numero di ultracentenari si deve anche e soprattutto al tipo di alimentazione consumata dai sardi. E sicuramente la Panada rientra a pieno titolo tra quelle pietanze che fanno della dieta mediterranea il miglior modo di alimentarsi al mondo. Promuovere il consumo di cibi sani ed equilibrati come la panada tra i giovani è fondamentale, le ultime ricerche hanno dimostrato che ogni italiano consuma in media 5 chili di additivi all’anno contenuti nei cibi preconfezionati. Anche l’antropologa Maria Carmela Deidda, insieme ad esperti provenienti dalla Spagna stamattina ha esaltato tutte le qualità e le peculiarità di un piatto che sembra addirittura già venisse consumato tra i nuragici, come ha spiegato l’archeologo Mauro Perra che ha mostrato l’immagine di un bronzetto che reca in una mano una sorta di focaccia dalla forma simile appunto a quella di una Panada. Per questo le iniziative come quella di oggi, sono molto importanti per mantenere viva la tradizione e trasmettere conoscenze e segreti alle nuove generazioni.
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