Le terme low-cost sarde, fra natura e benessere
Approfittare dei benefici della terra è una delle cose che l'uomo ha imparato fin da tempi remoti. Le cure termali ne sono un esempio, ma non tutti sanno che in Sardegna ci siano bagni termali liberi.
Con l’arrivo della bella stagione, indubbiamente, nella psiche umana si presenta un bisogno irrefrenabile di relax. Desiderio che potrebbe essere esaudito con una capatina al mare o piuttosto, in primavera, con un trattamento termale che, alle volte, può essere piuttosto dispendioso. Sapevate, però, che in Sardegna come in tanti altri punti del mondo, è possibile usufruire delle terme gratuitamente (o quasi) con opzioni low-cost?
Ebbene sì, seppur al giorno d’oggi non ci siano vulcani attivi, in Sardegna sono presenti delle vene vulcaniche che, grazie alla lava sufficientemente vicina alla superficie terrestre, fanno sgorgare le falde acquifere ad alta temperatura. Un esempio ne è “S’Acqua cotta” di Villasor, messa sul mercato solo dopo un procedimento di raffreddamento e imbottigliamento, ma soprattutto le acque termali di Fordongianus e Benetutti.
Con terme libere si intendono alcune località termali che hanno libero accesso o a bassissimo costo, posizionate vicino a sorgenti di acqua termale non ancora legate ai complessi ufficiali. Le terme naturali si possono trovare nei punti più impensabili, in mezzo ai boschi, sulle rive dei fiumi o addirittura sulla riva del mare in piena spiaggia.
Senza ombra di dubbio, la meraviglia che destano questi posti incredibili, è tutta nell’esperienza che essi regalano. È appunto inspiegabile la sensazione di chi ha provato un emozione del genere, immersi nell’acqua calda durante una notte stellata con solo la luna che illumina la terra.
Le acque termali low-cost in Sardegna
Collocati a pochi passi dal vasto complesso archeologico romano conosciuto col nome di Forum Traiani, i Bagni Liberi di Fordongianus “Is Bangius”, sono senza ombra di dubbio i più famosi in Sardegna. Essendo posizionati all’interno del fiume Tirso e grazie all’acqua proveniente dalla cisterna Romana, è possibile rilassarsi all’interno delle vasche nelle quali confluisce acqua termale alla temperatura di 54°C.
Un posto che vale la pena visitare almeno una volta, che permette sia una giornata all’insegna del benessere psico-fisico ma anche della natura, data la meravigliosa flora che fa da contorno al sito.
Le terme di San Saturnino, a Benetutti, sono l’impianto termale che più si allinea con lo stile sardo. A pochi chilometri dal centro abitato di Benetutti, con le sue piccole e antiche vasche scavate in epoca Romana disseminate in piena campagna, in un territorio selvaggio, donano al sito una suggestiva vena naturale.
La particolarità di San Saturnino è che pare sia il sito termale più antico della Sardegna, nel quale è possibile respirare un aria quasi ancestrale grazie alla quale anche i benefici delle acque sembrano più efficaci, da sempre sinonimo di salute.
Lo stabilimento è alimentato da acque termominerali, grazie alla quale composizione chimica risultano essere efficaci nelle cure balneoterapiche, per sconfiggere patologie come artrite, reumatismi, traumi delle ossa eccetera, ma anche per i trattamenti inalatori, contro bronchite, asma, enfisema polmonare e altre patologie delle basse e alte vie respiratorie.
L’acqua sgorga in superficie con una temperatura di 43°C permettendo una balneazione fra i 36°C e i 38°C. Inoltre, grazie all’ozono contenuto nelle vasche, è possibile avere benefici anche a livello circolatorio, grazie alle bollicine che stimolano un’azione vasodilatatrice.
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