Sondaggio di Demoskopika: Pigliaru impopolare sui social. Solo 4 i governatori meno popolari di lui sul web

Sui social non è il meno popolare, ma di sicuro non brilla per popolarità. Secondo un recentissimo sondaggio di Demoskopika, il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru è il quinto governatore meno popolare sui social con un indice di gradimento
Sui social non è il meno popolare, ma di sicuro non brilla per popolarità. Secondo un recentissimo sondaggio di Demoskopika, il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru è il quinto governatore meno popolare sui social con un indice di gradimento di 94,9.
Dietro Pigliaru si posizionano Roberto Maroni (Lombardia, Lega), Luca Ceriscioli (Marche, Pd), Stefano Bonaccini (Emilia Romagna, Pd) e Sergio Chiamparino (Piemonte, Pd). La “stella del web” con un Regional Popularity Index di 124,6 è la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani (Pd), seguita da Marcello Pittella (Basilicata, Pd) e Luca Zaia (Veneto, Lega).
Per dare un’idea della differenza tra Pigliaru e Serracchiani, il primo ha 12.400 follower su Twitter, la seconda circa 293 mila. Un gap che si fa sentire al momento di influenzare l’opinione pubblica.
«I social media – ha commentato il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio – sono sempre più protagonisti della scena mediatica nelle ”cose” della politica. La millennial generation, rappresentata in Italia da uno “zoccolo duro” di circa 15 milioni di persone, condiziona fortemente il ”mercato delle opinioni” attraverso un uso quotidiano di internet e, in particolare, dei siti di social networking. In questa direzione, i politici, anche quelli più tradizionalisti e ortodossi, hanno, loro malgrado, ceduto alle ossessionanti lusinghe della like democracy. È diffusa consapevolezza che il numero di follower ottenuti sia direttamente proporzionale alla popolarità reale e, in un certo qual modo, a incrementare le possibilità di un maggiore consenso politico ed elettorale. In altri termini, la quantità di interazioni rappresenta, nella consapevolezza principalmente dei ”cercatori di consenso”, un efficace sistema di misurazione di successo e di apprezzamento. La vittoria di Donald Trump ne rappresenta una evidente e significativa case history».

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