Il Cagliari esce sconfitto dall’Olimpico di Torino per 2-1 dopo esser stato rimontato dall’iniziale vantaggio. Infatti i ragazzi di Diego Lopez erano andati in gol con Niccolò Barella al termine di un contropiede di Farìas, a seguire hanno subìto l’ardore agonistico dei granata, capaci di pareggiare con Iago Falque e poi punire una amnesia difensiva della difesa cagliaritana con Obi. Il tentativo di riagganciare il punteggio è stato molto caotico, colmo di errori anche se volenteroso: il risultato ha così sorriso ai padroni di casa che salvano per una domenica la panchina di Sinisa Mihajlovic.

CRONACA.
Lopez decide di riproporre Joao Pedro a ridosso delle due punte Farìas e Pavoletti, con Miangue che si accomoda in panchina. Nel Torino rientra Belotti, che è anche colui che batte il calcio d’inizio, mentre a centrocampo Mihajlovic ripropone Valdifiori per il deludente Rincon. Molto contratti i padroni di casa, subiscono il pressing rossoblù e così Sirigu rischia tantissimo con un colpo di testa fuori dall’area davanti al fiato sul collo di Farìas in rimonta. Un bell’uno-due libera Faragò sulla destra, il cross tagliato supera l’area senza che nessuno si avventi per il tap-in; i rossoblù manovrano molto bene, spingono sulle fasce, manca però il passaggio decisivo per le due punte. Al 10′ bella punizione a giro di Ljajic che mette i brividi a Rafael, Pavoletti risponde con un colpo di testa che sfiora il palo alla destra di Sirigu. Ansaldi scalda i guantoni di Rafael dalla distanza, lo imita Belotti ma c’è sempre l’ottima risposta del portiere brasiliano. Va a lato il destro potente di Baselli, Farìas fallisce un ghiotto contropiede dopo un recupero a centrocampo, la rovesciata di Belotti è preda delle tribune. Ci prova ancora una volta Ansaldi dalla distanza al 22′, Rafael non si fa intimidire; alla mezz’ora il Cagliari punisce la sterilità dei granata: contropiede perfetto stavolta di Farìas che si libera sulla sinistra, il suo passaggio taglia tutta l’area avversaria per trovare il destro secco di Barella che trafigge Sirigu per l’1-0. Ljajic prova subito una reazione ma il suo destro sfila abbondantemente fuori, i rossoblù giocano con tranquillità e si propongono in attacco con la corsa di Farìas, mal seguito dai mancati tagli di Pavoletti. Ancora una punizione a giro di Ljajic che trova la pronta deviazione di Rafael, l’1-1 del Torino arriva un po’ a sorpresa al 40′ quando Ljajic crea una superiorità numerica al limite dell’area in favore di Ansaldi, il passaggio in mezzo trova il tap-in decisivo di Iago Falque. L’arbitro Calvarese manda le due squadre negli spogliatoi col punteggio di 1-1 allo scoccare del 45′, senza concedere alcun minuto di recupero.

Cigarini dà il via al secondo tempo che riparte con il gioco molto spezzettato da colpi fortuiti, ne fanno le spese prima Andreolli (perde un dente dopo una testata fortuita di Belotti) e poi Baselli (colpito casualmente da Sirigu nel corso di un rinvio. Al 50′ contatto dubbio tra N’Koulou e Pavoletti in area, sul calcio d’angolo a seguire Capuano sfiora il nuovo vantaggio con un colpo di testa che si spegne vicino al palo alla sinistra di Sirigu. Clamorosa occasione fallita da Ljajic davanti a Rafael dopo che i compagni avevano approfittato di errore a centrocampo di Cigarini e Andreolli, Sirigu blocca un bel colpo di testa di Pavoletti dal centro dell’area. Contatto tra Ljajic e Barella in area rossoblù, Calvarese lascia giocare; gira male di testa Pavoletti con la palla che si impenna, anche Belotti si mangia un gol fatto schiacciando fuori di testa da posizione buonissima. Ancora Torino vicino al raddoppio con un tiro di Belotti respinto centralmente da Rafael, Obi tira fuori. Il centrocampista granata non sbaglia però un minuto dopo (67′) quando segna con la porta spalancata dopo che Ansaldi aveva recuperato un pallone vagante in area e visto il suo tiro respinto da Rafael sulla traversa. Ancora Obi vicino al gol quando manca un colpo sotto a tu per tu con Rafael, Moretti vede il suo colpo di testa sfiorare la traversa con il portiere del Cagliari battuto. Tira male Belotti dopo un uno-due con Ansaldi, il Cagliari esce un po’ dal guscio e si fa vedere in fase avanzata spingendo soprattutto a sinistra con Miangue che sbaglia i cross che servirebbero per la testa di Pavoletti. Baselli si divora un gol fatto con un tiro al volo che sfiora di mezzo centimetro il palo, Lopez prova l’all-in inserendo addirittura Giannetti per Romagna passando ad un 4-2-4. I rossoblù spingono con molta confusione e gli errori si moltiplicano, gli ultimi minuti sono un assalto all’arma bianca sterile che produce qualche mischia ma nulla più: il Torino vince per 2-1.

TABELLINO.

TORINO (4-3-3): Sirigu; De Silvestri, N’Koulou, Moretti, Ansaldi; Acquah (al 56′ Obi), Valdifiori, Baselli; Iago Falque (al 88′ Berenguer), Belotti, Ljajic. All. Sinisa Mihajlovic

CAGLIARI (3-4-1-2): Rafael (6); Romagna (6) (al 87′ Giannetti sv), Andreolli (5.5), Capuano (5); Faragò (5.5), Cigarini (5), Barella (6) (al 69′ Sau 5.5), Padoin (5.5) (al 78′ Miangue sv); João Pedro (5.5); Farias (5.5), Pavoletti (5). All. Diego Lopez (5.5)

Arbitro: Gianpaolo Calvarese di Teramo. Assistenti: Mauro Vivenzi e Marco Zappatore

Gol: Barella (30′), Falque (40′), Obi (68′)

Ammoniti: Acquah (23′), Ansaldi (41′), Joao Pedro (62′), Capuano (71′), Falque (78′), Sirigu (92′), Miangue (93′)

Note: recupero 0′ e 6′

Luigia Mercalli, conosciuta affettuosamente come Lisetta, ha raggiunto a febbraio scorso il prestigioso traguardo dei 110 anni, e, questo dicembre è entrata di diritto tra le dieci persone più longeve d’Italia. Originaria di Carloforte, dove è nata il 17 febbraio 1915, Luigia rappresenta oggi la donna più longeva della Sardegna.

Foto di Pierino Vargiu

Insegnante per 46 anni, ha dedicato la vita all’educazione, iniziando con economia domestica, contabilità e merceologia, per poi passare all’educazione tecnica. Trasferitasi a Cagliari nel 1951, ha lasciato un segno indelebile nella comunità scolastica, diventando un punto di riferimento per generazioni di studenti.

Foto di Pierino Vargiu

Lucida, elegante e sempre sorridente, Lisetta ha condiviso con chi le ha fatto visita scorci della sua lunga esistenza, fatta di momenti felici ma anche di difficoltà straordinarie. Ha vissuto due pandemie – l’influenza “spagnola” e il Covid – e gli anni durissimi della Seconda Guerra Mondiale, durante i bombardamenti del 1943 a Carloforte, quando si prese cura dei feriti e vegliò su chi non ce l’aveva fatta.

“Mi sono sposata a 36 anni, con Luigi Quaquero, senza la c”, precisa con il consueto garbo Luigia, che oggi continua a incarnare forza, vitalità e tempra straordinaria.  Le immagini della signora, firmate dal fotografo Pierino Vargiu, ambasciatore della longevità in Sardegna, catturano la grazia e la vivacità di un’ultracentenaria che continua a essere simbolo di eleganza e memoria storica della sua terra.