Un frutto dimenticato: le carrube, rivalutato dalla cucina vegana per la ricchezza di sostanze nutritive
Le carrube: un frutto dimenticato, rivalutato dalla cucina vegana per la ricchezza di sostanze nutritive. Il carrubo è un albero sempreverde tipico dell’area mediterranea. Raramente la pianta presenta entrambi i sessi dei fiori, solitamente possiede solo quelli maschili o quelli
Le carrube: un frutto dimenticato, rivalutato dalla cucina vegana per la ricchezza di sostanze nutritive.
Il carrubo è un albero sempreverde tipico dell’area mediterranea. Raramente la pianta presenta entrambi i sessi dei fiori, solitamente possiede solo quelli maschili o quelli femminili.
I baccelli delle carrube con la maturazione assumono una colorazione marrone. Essendo la maturazione dei frutti molto lenta la pianta può presentare foglie frutti e fiori contemporaneamente. Il carrubo è una pianta mellifera e bottinata dalle api, se ne può ricavare un miele, ma solo nelle aree con un certo numero di piante.
Viene spesso utilizzata per abbellire strade e parchi perché resistente e, conservando un fogliame molto fitto, regala ampie zone d’ombra. Il legno di carrubo, dalle tonalità rossastre non è considerato pregiato, ma essendo particolarmente resistente viene utilizzato per realizzare attrezzi soggetti a usura, come quelli da giardino.
La carruba è un frutto dall’alto contenuto calorico, ben 207 per 100 g, ricco di fibre insolubili aiuta a tenere sotto controllo il colesterolo, e scoperta recente, abbasserebbe i trigliceridi nel sangue. Ricca di vitamine in particolare E e K, e di sali minerali come calcio zinco potassio e fosforo. Contiene anche flavonoidi e fornisce un buon apporto di proteine, per questo è molto utilizzata nella cucina vegana. In fitoterapia l’estratto secco del frutto è utilizzabile, anche assieme allo zenzero, per combattere i sintomi del colon irritabile o come antidiarroico.
La carruba viene utilizzata in cucina in diversi modi. Viene sfruttata sia la polpa che il seme. I semi che sono estremamente duri, vengono macinati per ottenere una farina usata come addensante nell’industria alimentare per zuppe, creme, salse e gelati, la farina di polpa di carrube è una specie di surrogato del cacao, un’ottima alternativa per chi è allergico o non digerisce il cioccolato. In alcuni casi i semi tostati vengono utilizzati per preparare bevande simili al caffè e alla cioccolata calda.
Reperire la farina di carrube già pronta non è facile, è invece semplicissimo trovare le carrube in campagna o nei giardini pubblici e ancora più semplice è preparare in casa la farina: basta mettere le carrube in freezer per almeno due ore dopo averle accuratamente lavate, e metterle ancora congelate 15 minuti in forno a 180°. Dopo averle lasciate sfreddare si devono tagliare a pezzi e dopo aver eliminato i semi si frullano con un frullatore a lame fino a polverizzarle.
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