Lavoro e volontariato per i giovani europei: nasce il Corpo Europeo di Solidarietà. Ecco come partecipare
L’Europa punta sempre di più sui giovani e sullo sviluppo delle competenze che faciliteranno il loro ingresso nel mondo del lavoro. Dopo Erasmus Plus, che quest’anno compie 30 anni, il grande contenitore di iniziative europee rivolte ai giovani nel campo
L’Europa punta sempre di più sui giovani e sullo sviluppo delle competenze che faciliteranno il loro ingresso nel mondo del lavoro. Dopo Erasmus Plus, che quest’anno compie 30 anni, il grande contenitore di iniziative europee rivolte ai giovani nel campo educativo, formativo e di volontariato, arriva il Corpo Europeo di Solidarietà (Ces). La nuova iniziativa dell’Unione europea, rivolta ai giovani fra i 18 e i 30 anni, offre delle opportunità di lavoro, tirocinio, apprendistato e volontariato nei paesi membri dell’Unione. Per partecipare occorre essere cittadini dell’Unione Europea o residenti in un paese membro, o in alcuni paesi con i quali l’Ue ha stretto degli accordi particolari, come l’Islanda, la Norvegia, la Turchia, la Macedonia e il Liechtenstein.
La nascita del Ces era stata annunciata da Juncker nel 2016 e avrà piena attuazione dal 2018 con un finanziamento di 341 milioni di euro per i tre anni dal 2018 al 2020, che permetteranno di far partire circa 100 mila volontari, gli stessi che sono partiti in 20 anni con il Servizio Volontario Europeo (SVE).
Gli ambiti nei quali verranno attivati questi progetti sono tanti ma tutti legati al sociale e, appunto, alla solidarietà. Settori come l’accoglienza e l’integrazione di migranti, la protezione ambientale, la partecipazione democratica, la salute e il benessere, l’istruzione e lotta all’abbandono scolastico, lo sport come strumento di inclusione e altre ancora.
Due, invece, i settori nei quali si può fare domanda: il settore lavoro e il settore volontariato. Quest’ultimo ha lo stesso impianto dello SVE ma, come per il settore lavoro è limitato a temi specifici e non include paesi extra Ue. I progetti durano da 2 a 12 mesi e sono diversi per i due settori. Per il volontariato non è previsto uno stipendio ma il pagamento delle spese sostenute per il viaggio, l’assicurazione, il vitto e l’alloggio e un pocket money mensile, accanto ad una formazione di base linguistica e interculturale. Il settore lavoro (tirocinio o apprendistato) è sempre circoscritto ad attività solidali e prevede un contratto di lavoro e una retribuzione prevista dalla normativa del paese in cui prestano servizio. Per il giovane lavoratore, sono previsti inoltre dei contributi per il trasferimento, per un corso di lingua, per eventuali riconoscimenti di qualifiche e titoli di studio, viaggi di andata e ritorno.
Come accade per lo SVE, la gestione delle procedure è affidata alle organizzazioni accreditate dalle agenzie nazionali per l’invio e l’accoglienza dei giovani e, poiché il regolamento del Ces non è stato ancora approvato, restano valide le procedure e criteri previsti per lo SVE. Per partecipare occorre registrare i propri dati al PASS, il database nel quale le organizzazioni possono poi trovare i candidati.
Sebbene l’avvio ufficiale è previsto per il 2018, già 1500 giovani hanno partecipato a progetti del Ces e tanti, soprattutto dall’Italia e dalla Grecia, si stanno iscrivendo al database per essere contattati dalle organizzazioni. Per avere maggiori informazioni sul Corpo Europeo di Solidarietà si può visitare il sito www.portaledeigiovani.it o www.europa.eu/youth/it o www.eurodesk.it/ces
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