Anche a Quartu Sant’Elena addio alla carta d’identità cartacea e spazio alla Cie, il nuovo documento di identificazione elettronico. Si comincia il 10 ottobre. Sarà formato tessera e dotato di microchip. Conterrà anche il codice fiscale e nel giro di qualche mese potrà essere utilizzato anche per fini sanitari (pagamento di ticket o prenotazione di visite mediche).

Per i maggiorenni avrà una validità di 10 anni, con scadenza nel giorno e mese di nascita immediatamente successivo al termine su indicato. Per i minori di 3 anni avrà efficacia per tre anni, mentre per i minorenni tra i 3 e i 18 anni sarà necessario rinnovarla ogni cinque. Per i cittadini italiani è sostanzialmente equivalente al Passaporto: ha infatti validità per l’espatrio nei paesi dell’Unione Europea e in quelli con i quali sono stati firmati appositi accordi.

A differenza del vecchio documento cartaceo, la Cie non viene rilasciata subito allo sportello. I cittadini sono infatti invitati a prenotarla all’apposito indirizzo web del Ministero dell’interno dal quale viene emesso il foglio di prenotazione da presentare poi in Comune. La consegna avviene entro 6 giorni dalla prenotazione, a scelta del richiedente al proprio indirizzo, e il costo è di 22.26 euro. «La nuova carta d’identità elettronica rappresenta un salto in avanti dal punto di vista della sicurezza – spiega il sindaco Stefano Delunas all’Ansa -. È infatti indubbiamente più complicata la falsificazione e inoltre permetterà in un prossimo futuro lo snellimento della burocrazia, sia sanitaria, con prenotazioni e pagamenti di ticket, che amministrativa, e quindi l’accesso ai certificati di competenza comunale».

Le pardulas del pastificio “Nonna Claudia” di Assemini entrano ufficialmente nell’eccellenza gastronomica italiana. L’Accademia della Cucina Italiana ha infatti conferito al laboratorio artigianale il Premio Dino Villani, prestigioso riconoscimento destinato ai produttori che si distinguono nella creazione di alimenti tipici, realizzati secondo criteri di qualità, tracciabilità e fedeltà alla tradizione.

Il premio, istituito per valorizzare i prodotti locali di comprovata tipicità, celebra ogni anno le realtà che mantengono viva la cultura gastronomica italiana, rispettando le ricette storiche e utilizzando ingredienti nazionali di prima scelta. Quest’anno, il valore autentico delle pardulas di “Nonna Claudia” ha convinto la commissione: un dolce simbolo della Sardegna, lavorato ancora oggi con la cura e la manualità di un tempo.

A sinistra il sindaco Mario Puddu e a destra Maurizio Mameli

A sottolineare l’importanza del riconoscimento è anche il sindaco di Assemini, Mario Puddu, che si è congratulato pubblicamente con l’azienda premiata, estendendo il suo apprezzamento a tutte le realtà artigianali del territorio: «Ne approfitto per salutare e complimentarmi con tutte le pasticcerie asseminesi, perché rispetto ad altre realtà circostanti posso assicurarvi che ad Assemini abbiamo davvero l’imbarazzo della scelta, viste le bontà che producono quotidianamente».

Il successo delle pardulas di “Nonna Claudia” non è solo un traguardo aziendale, ma un motivo d’orgoglio per l’intera comunità. Un premio che celebra la tradizione, premia la qualità e conferma ancora una volta il ruolo centrale della Sardegna nella custodia dei suoi sapori più autentici.