L’ospedale Businco di Cagliari aderisce alla giornata internazionale del Bra Day Italy 2017 per la consapevolezza sulla ricostruzione mammaria. Il prossimo 19 ottobre nel pomeriggio negli ambulatori dell’ospedale si terranno visite gratuite per le donne che vorranno sottoporsi ad una visita senologica di prevenzione. L’attività rientra nell’ambito della Campagna Nastro Rosa, indetta in tutta Italia dalla Lega Italiana per la lotta contro i tumori.

Nell’ambito del Bra Day le donne già sottoposte a intervento per tumore del seno potranno effettuare una visita onco-plastica ricostruttiva e discutere con gli specialisti le opzioni possibili di chirurgia ricostruttiva. Le visite saranno eseguite dagli specialisti di Oncologia chirurgica dell’ospedale Businco.

Lo scopo dell’iniziativa di adesione alla giornata è quello di sensibilizzare le donne per favorirne l’adesione alle campagne di prevenzione e informarle sulle possibilità di ricostruzione mammaria. Attualmente in tutta Italia solo il 30% delle donne operate per cancro del seno si sottopongono a interventi ricostruttivi. Per la visita senologica o la visita oncoplastica ricostruttiva è necessario prenotarsi telefonando allo 070-52965100 dalle 12:30 alle 13:30. Altre informazioni sul sito BraDayItaly.it.

«Se riuscite a cucinarlo meglio di me, torno in Libano a nuoto». Non usa giri di parole Abbas Ahmad, lo chef e food influencer libanese meglio conosciuto sul web come Habibi Original, per lanciare il guanto di sfida alla Sardegna. Al centro della contesa c’è uno dei re della tavola isolana: l’agnello. Il ristoratore, celebre per il tormentone «Habibi, yalla», ha pubblicato un video diventato immediatamente virale in cui mette alla prova una delle tradizioni gastronomiche più radicate e identitarie della regione.

Nel reel della discordia, lo chef mostra una testa d’agnello preparata secondo la sua personale ricetta: una cottura lentissima di ben dieci ore. Ahmad illustra minuziosamente la tecnica, spiegando che la carne viene avvolta in carta da forno e poi sigillata nell’alluminio, con un avvertimento categorico: «La stagnola non deve mai toccare il cibo».

Ma a far esplodere la polemica non è stata solo la ricetta, quanto il racconto del suo viaggio nell’Isola. L’influencer sostiene infatti di aver girato a lungo la Sardegna alla ricerca del leggendario agnello sardo, senza però averne trovato traccia nei menù: «Neanche un ristorante lo faceva, neanche uno ne abbiamo trovato», ha dichiarato nel video, un’affermazione che ha scatenato l’immediata reazione degli utenti sardi.

Il finale del filmato è una provocazione in piena regola, studiata per stuzzicare l’orgoglio dei pastori e degli chef sardi. «Sfido tutta la Sardegna: se riesci a fare un agnello così, fai un video e taggami. Se sei più bravo, non solo ti promuovo gratis e ti regalo dieci casse di vino libanese, ma torno a casa a nuoto ammettendo che sei migliore di me».

Abbas Ahmad non è nuovo a queste uscite teatrali — marchio di fabbrica del suo personaggio social — ma toccare l’agnello in Sardegna significa toccare un nervo scoperto. Resta ora da vedere se qualche agguerrito ristoratore sardo raccoglierà l’invito, pronto a dimostrare che, sul proprio terreno, la tradizione millenaria dell’Isola non teme alcun “Habibi”.