Fervono i preparativi per l’apertura al pubblico del mega deposito sotterraneo di carburanti creato nel 1930 dall’Aeronautica militare a Cagliari. Una struttura sotterranea enorme, chiusa ormai da dieci anni e che percorre il sottosuolo della città per chilometri, attraverso cunicoli e gallerie. Si tratta dell’ex “sessantottesimo Deposito”, che verrà aperto domenica 1 ottobre su iniziativa di Sardegna Sotterranea e della Regione.

La visita sarà gratuita per tutti, fino a esaurimento posti data la ristrettezza dei passaggi segreti. Sarà quindi possibile prenotare le visite attraverso il portale www.sardegnasotterranea.org

Anche la Società De Vizia è stata coinvolta per la sistemazione dei sentieri di accesso ai sotterranei che verranno fatti visitare per la prima volta nella storia. Non solo: è la prima volta che viene aperta al pubblico una ex servitù militare recentemente dismessa e della quale pochi conoscono la storia. Dopo la pubblicazione di un video realizzato da Marcello Polastri e Nicola Di Mille, migliaia di commenti in rete hanno indotto il team esplorativo Sardegna Sotterranea e Gruppo Cavita Cagliaritane ad aprire al pubblico il sito. La Regione, dopo una serie di pratiche e verifiche, ha approvato. E il 1 ottobre nascerà così l’evento “Monunenti sotterranei: alla scoperta della nostra storia“.

Una storia di crudeltà e abbandono che lascia senza parole. Una cagnolina è stata ritrovata in condizioni gravissime, dopo essere stata investita e lasciata senza soccorso per almeno 2 giorni. Fratturata, piena di escoriazioni e infestata da centinaia di zecche, ha resistito sola, tra dolori insopportabili e il rischio di infezioni fatali.

A raccontare il drammatico salvataggio è Silvia Troncia, presidente dell’associazione Amici del Branco:
«Chi l’ha ridotta così non le ha prestato soccorso, l’ha lasciata agonizzante. Quando è stata recuperata era in uno stato pietoso. L’abbiamo accolta e portata subito in clinica: dopo averla stabilizzata e tolto le zecche, è iniziata una trasfusione». E finalmente la cucciola, circa 3 mesi, ha un nome, forse il primo della sua vita, Livia.

Le sue condizioni restano delicate, ma c’è un filo di speranza. «Oggi sta un po’ meglio – spiega Troncia – e speriamo davvero che l’infezione non prenda il sopravvento. Subirà un’operazione per stabilizzare la frattura alla zampa. Adesso non possiamo fare altro che sperare e curarla al meglio».

L’associazione, che già si occupa di circa 30 cani disabili o con gravi patologie e 19 gatti con handicap, lancia un appello urgente alla solidarietà: «Non sappiamo più come fare, ma non potevamo girarci dall’altra parte. Per garantire tutte le cure e il ricovero in clinica veterinaria abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti». Chi volesse contribuire può farlo attraverso: PayPal, [email protected]
IBAN, IT71D0760104800000006494297 – Amici del Branco Odv

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