Sardegna Arena: arriva l’ok della Commissione provinciale di vigilanza, ora palla passa a Lega Calcio e Figc (VIDEO)

Quello atteso dalla Commissione provinciale di vigilanza era il sì più importante. L’ok definitivo perché la Sardegna Arena possa ospitare le gare in casa del Cagliari è arrivato in tarda mattinata. Ora il parere positivo sarà girato al Comune di
Quello atteso dalla Commissione provinciale di vigilanza era il sì più importante. L’ok definitivo perché la Sardegna Arena possa ospitare le gare in casa del Cagliari è arrivato in tarda mattinata. Ora il parere positivo sarà girato al Comune di Cagliari. Per l’ufficialità bisognerà aspettare l’ispezione prevista sabato dei delegati di Lega Calcio e Figc.
«L’iter autorizzativo deve essere ancora completato ma il parere positivo della Commissione Provinciale di Vigilanza è un passaggio fondamentale per trasformare il sogno della Sardegna Arena in realtà. Sono stati mesi difficili, di lavoro duro e ininterrotto. Abbiamo continuato a crederci con perseveranza e ci siamo riusciti: volevamo giocare la prima partita nel nuovo stadio, davanti alla nostra gente e così sarà. Ringrazio Stefano Signorelli, i suoi validi collaboratori, tutti gli operai impiegati nella costruzione dello stadio per il grandissimo sforzo profuso e per la passione che hanno messo sul campo per la realizzazione di questa impresa». Questo il commento del presidente Tommaso Giulini pubblicato sul sito del Cagliari Calcio.
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Nai-post ni Cagliari Calcio noong Huwebes, Agosto 31, 2017
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In Sardegna vola la Saturnia del Pero, un’enorme falena grande 16 cm

E' la regina delle falene europee. Volando di notte, a causa della sua impressionante apertura alare, viene spesso scambiata per un pipistrello.
La Saturnia del pero, conosciuta anche come pavonia maggiore, è tra le falene più grandi d’Europa. La femmina può raggiungere un’impressionante apertura alare di 15-16 centimetri, mentre il maschio è leggermente più piccolo. Le sue ali, di un elegante colore nocciola sfumato di grigio, sono ornate da quattro grandi “occhi” simili a quelli del pavone: una strategia difensiva utile per spaventare i predatori o distrarne gli attacchi dalle parti vitali del corpo. I margini delle ali sono bordati da una fascia chiara color ocra che ne accentua l’eleganza.
Il bruco di questa specie è altrettanto sorprendente: lungo fino a 10 centimetri, ha un colore verde brillante, arricchito da tubercoli azzurri e ciuffi di peli neri. Durante la sua crescita si nutre voracemente di foglie, soprattutto di pero (Pyrus), ma anche di melo (Malus domestica), noce (Juglans), pioppo (Populus), olmo (Ulmus), albicocco, ciliegio e altri alberi del genere Prunus. A causa della sua dieta, può occasionalmente diventare dannoso per i frutteti.
La Saturnia del pero predilige le zone calde, in particolare quelle ricche di alberi da frutto. È attiva durante la notte, mentre di giorno si rifugia tra le foglie per riposare. La sua distribuzione copre i Paesi dell’area mediterranea, spingendosi fino al Vicino Oriente.
Queste falene sono volatrici potenti e, nel buio della notte, il loro volo può ricordare quello dei pipistrelli. Il maschio possiede due antenne bipettinate estremamente sensibili, capaci di percepire i feromoni emessi dalla femmina anche a distanze di 5 chilometri. Subito dopo l’accoppiamento, la femmina depone fino a 250 uova, sfruttando le ultime riserve energetiche accumulate durante lo stadio larvale, per poi morire. Il maschio, invece, può accoppiarsi più volte.
Un tempo comune, oggi la Saturnia del pero è sempre più rara. Le principali minacce alla sua sopravvivenza sono l’uso diffuso di insetticidi e l’inquinamento ambientale, che ne hanno drasticamente ridotto la presenza in natura.

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