Andrea Mura è sempre in testa alla Ostar, la più fredda delle regate transoceaniche. Il velista cagliaritano dopo aver riparato la capote della sua imbarcazione danneggiata dalle intemperie è ritornato alla guida di Vento di Sardegna e continua a comandare la regata in solitario. 

Il vantaggio sul secondo Michele Zambelli, romagnolo, è aumentato. Il rischio all’orizzonte è quello che Mura possa incontrare degli iceberg ma pare che questa eventualità stia in parte rientrando. «Si tratta di una una Ostar difficile – afferma Mura – con situazioni di calma apparente che si alternano a terribili burrasche e condizioni limite. Viviamo la gara giorno per giorno, senza distrazioni e pause».

Andrea Mura e Vento di Sardegna sono sempre in testa nella Ostar, la regata transoceanica. Il navigatore cagliaritano si trova sempre più a Nord per evitare il ciclone di bassa pressione e poi ridirigersi verso Sud. Dalla sua parte la possibilità di farsi trascinare dai venti favorevoli a velocità sostenuta verso Newport.
Tanti altri concorrenti hanno puntato verso sud. «Pensavo di avercela fatta a raggiungere e superare l’occhio depressionario – spiega Mura – ma mi è letteralmente scappato via e si è spostato: è una corsa contro il tempo, la barca è sottoposta a sollecitazioni incredibili. Dovrò salire ancora… forse addirittura sino al 60/o parallelo».
Nel frattempo ci sono stati diversi ritiri. Fra questi quello del portoghese Ricardo Diniz, avversario diretto dello skipper cagliaritano.