Bando Elisoccorso. I Vigili del fuoco: “Costi abnormi non giustificati, chiediamo chiarezza”
«Siamo perplessi sull’apparato milionario messo su dall’assessorato regionale e contestiamo i costi abnormi che non sono giustificati dal servizio che viene richiesto». Così Pietro Nurra, segretario provinciale del Conapo, sindacato autonomo dei pompieri, esprime dubbi su costi e dettagli del
«Siamo perplessi sull’apparato milionario messo su dall’assessorato regionale e contestiamo i costi abnormi che non sono giustificati dal servizio che viene richiesto». Così Pietro Nurra, segretario provinciale del Conapo, sindacato autonomo dei pompieri, esprime dubbi su costi e dettagli del nuovo progetto di elisoccorso in Sardegna, il cui bando è ancora bloccato ed è stata perciò prorogata per tutto il 2017 la convenzione con il corpo dei Vigili del fuoco.
Il 5 aprile scorso, infatti, l’Assessorato della sanità della Regione Sardegna avrebbe dovuto dare il via al bando di gara per il servizio. Un appalto da circa 88 milioni di euro su 8 anni che include, accanto al servizio di elisoccorso sulle tre basi di Cagliari, Alghero e Olbia con mezzi e personale di volo dell’azienda appaltante, anche la manutenzione degli stessi mezzi, nonché la formazione del personale sanitario impiegato nel servizio. Intorno al 5 aprile, però, la Regione ha dovuto rinviare la pubblicazione del bando per modificare, su richiesta dell’Anac (Autorità nazionale anticorruzione), alcuni punti del progetto.
Nel frattempo, però, il sindacato autonomo dei pompieri sta cercando il dialogo con l’assessorato regionale per far presente alcuni aspetti legati alla effettiva convenienza economica e organizzativa del nuovo sistema. In primo luogo c’è la questione dell’affidamento ai privati di un servizio per il quale lo Stato sta praticamente in parte già pagando attraverso il finanziamento al corpo dei Vigili del fuoco, che fanno comunque gli addestramenti per garantire l’efficienza dei loro interventi.
«Fra costi di gestione degli elicotteri e del personale e mantenendo degli standard qualitativi elevati – riassume Nurra – nel lungo periodo si possono risparmiare sino a 53 milioni di euro, della cifra totale di spesa prevista per gli 8 anni di durata dell’appalto». Oggi l’elisoccorso garantito dai Vigili del fuoco ha un costo di 1 milione e 200 mila euro annui per una sola base di partenza attiva 12 ore. «Se si dovessero potenziare le basi – prosegue – aggiungendo quella di Cagliari attiva 12 ore e quella di Olbia attiva 24 ore, il costo annuale arriverebbe a 4 milioni e 800 mila euro che per 8 anni sarebbero poco meno di 40 milioni di euro». Gli elicotteri richiesti dal nuovo bando sono diversi da quelli in uso tuttora dall’elisoccorso, «ma – spiega Nurra – la Regione risparmierebbe lo stesso se facesse un investimento su nuovi mezzi da affidare ai pompieri o ad un altro ente pubblico come noi».
C’è poi la questione, legata alla prima, del perché il bando è aperto solo ai privati e non a tutte le componenti, perché «la Conferenza Stato-Regioni – precisa Nurra – che ha dettato le linee di questo servizio non impone affatto che i bandi per il suo affidamento siano aperti solo alla partecipazione privata».
Le perplessità del Conapo riguardano poi anche la stessa decisione della Regione di mettere a bando un servizio svolto da 17 anni dal corpo dei Vigili del fuoco che garantiscono il soccorso a mare tutto l’anno, con l’affiancamento dei sommozzatori in estate. L’elisoccorso, infatti, è gestito con la sola base di Alghero, attraverso una convenzione con la Regione che affida ai pompieri un tipo di servizio con due componenti, quella tecnica dei Vigili del fuoco e quella sanitaria dell’equipe medica che sale a bordo del mezzo. Con il nuovo sistema, invece, il mezzo interverrebbe soltanto con a bordo la sola equipe medica e nel caso in cui a terra dovesse essere necessario l’intervento dei pompieri, questi dovrebbero partire in seguito o comunque su altri mezzi.
«Vogliamo conoscere i reali motivi che hanno portato l’assessorato a prendere questa decisione – prosegue Nurra – perché noi non ne vediamo una sequenza logica. Se si trattasse di un costo giustificato dall’elevata efficienza che il nuovo servizio offre, o se il nostro servizio non fosse adeguato, allora potremmo capire, ma siamo di fronte ad un servizio di elisoccorso, quello dei Vigili del fuoco, che per la sua tecnicità ed efficienza ha ricevuto di recente delle menzioni anche a livello europeo ed è stato preso a modello da altre regioni italiane come la Liguria».
Ma il costo elevato per un servizio che si considera migliore di quello già esistente è poi per il Conapo illogico se colloca questo servizio all’interno della macchina sanitaria sarda. «Uno dei gravi problemi dell’isola in fondo – sostiene Nurra – è che il sistema sanitario regionale è al collasso e seppure si riuscisse sempre in tempi rapidissimi a garantire il soccorso con gli elicotteri, si arriverebbe comunque in alcuni casi in strutture che non hanno il personale sanitario e gli strumenti in misura sufficiente alle esigenze. Per questi motivi – conclude – il 30 maggio come Conapo abbiamo deciso di partecipare a Sassari al sit- in di protesta contro la politica sanitaria regionale organizzato dal Nursind, il sindacato degli infermieri».
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