Accompagnate dalle solite polemiche, qualche volta fondate perché rivolte ad un  sistema di accoglienza che sta per collassare, qualche volta becere perché improntate al più bieco razzismo, ieri si sono concluse le operazioni di accoglienza dei migranti. La macchina ancora una volta ha funzionato:  le strutture per ospitare uomini donne e bambini arrivati  a bordo della Siem Pilot sono state trovate e l’emergenza, almeno per il momento, è passata.

Ora è il tempo dei ringraziamenti nei confronti degli operatori che dal momento dello sbarco delle oltre 800 persone, avvenuto nel molo Ichnusa, non hanno avuto un attimo di tregua.  Tanti i volontari della Protezione civile all’opera, che ora incassano il plauso della Regione.  «Un doveroso ringraziamento, a nome di tutta la Giunta, va a tutti i volontari che da due giorni lavorano instancabilmente», commenta l’assessora della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano. «Si mettono all’opera con spirito di servizio e abnegazione, a sostegno di persone che arrivano in condizioni di salute precarie. Questi volontari, insieme a tutti coloro che fanno parte del sistema di Protezione civile e alle forze dell’ordine, rappresentano il volto migliore della nostra regione», conclude l’esponente della Giunta Pigliaru.

816 persone, 577 uomini, 109 bambini, 130 donne di cui 14 incinte. Subsahriani, maghrebini e anche 27 siriani. Cagliari ieri ha profuso tutte le sue energie per accogliere i migranti nella struttura dell’ex Terminal crociere al Molo Ichnusa. Ad assisterli e a prestare le prime cure Caritas, 118, forze dell’ordine e la stessa Prefetta Giuliana Perrotta, che ha voluto assicurarsi in prima persona che tutte le operazioni si svolgessero al meglio. Uno sforzo che ha dimostrato ancora una volta come la macchina della prima accoglienza a Cagliari sia efficiente, umana e anche trasparente.

Reportage fotografico di Alessandro Pigliacampo