Accoglienza migranti, Sardegna nella media nazionale. Spanu: “È importante che tutti facciano la loro parte”
Quello dell’accoglienza dei migranti è un tema che in Sardegna, soprattutto negli ultimi mesi e con l’aumento degli sbarchi sta dando vita ad accesi dibattiti. Filippo Spanu, Assessore delle Riforme e Personale vuole però sottolineare che nonostante la Sardegna stia dando
Quello dell’accoglienza dei migranti è un tema che in Sardegna, soprattutto negli ultimi mesi e con l’aumento degli sbarchi sta dando vita ad accesi dibattiti.
Filippo Spanu, Assessore delle Riforme e Personale vuole però sottolineare che nonostante la Sardegna stia dando un ottimo contributo, non si può certo affermare che la quota assegnata all’Isola sia superiore a quella delle altre regioni italiane.
Proprio per questa ragione, arriva dall’assessore un invito a continuare a fare la propria parte, per far sì che si continui a dare sostegno e sollievo a quella che l’assessore ha definito “umanità disperata”.
“La Sardegna sta dando un grande contributo nell’accoglienza dei migranti, siamo fuori di pochissimo dalla quota assegnataci e non siamo di certo la Regione su cui grava maggiormente il peso degli sbarchi. È importante che tutti facciano la loro parte – ha detto ancora Spanu, che continua a seguire il tema migranti per la Presidenza – e per questo rivolgo un appello alle comunità, agli enti locali: più spazi ci saranno, meno pressante e più equilibrata sarà l’accoglienza. Un ringraziamento va a tutti coloro che oggi, come in occasione di tutti gli sbarchi, si stanno adoperando per dare sostegno e sollievo a questa umanità disperata”.
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Lo sapevate? A Monte Urpinu c’è una chiesetta che fu costruita nel periodo bizantino
Seminascosta dagli alberi sorge, nel parco che precede il Tennis Club cagliaritano, una chiesetta dalle forme molto particolari, che ricordano in dimensioni molto minori la basilica più famosa di San Saturnino. L'edificio venne eretto tra il XVII e il XVIII secolo, per volontà di Giovanni Sanjust, barone di Teulada, sopra le rovine di una precedente chiesa bizantina di cui riprende sicuramente la cupola bizantineggiante su un corpo cubico.
Lo sapevate? A Monte Urpinu c’è una chiesetta che fu costruita nel periodo bizantino.
Seminascosta dagli alberi sorge, nel parco che precede il Tennis Club cagliaritano, una chiesetta dalle forme molto particolari, che ricordano in dimensioni molto minori la basilica più famosa di San Saturnino.
L’edificio conosciuto col nome di chiesa Aragonese è una chiesa sconsacrata di Cagliari. Sorge all’interno di un cortile, in via Pietro Leo, nel parco di Monte Urpinu.
L’edificio venne eretto tra il XVII e il XVIII secolo, per volontà di Giovanni Sanjust, barone di Teulada, sopra le rovine di una chiesa bizantina. Alla fine del XIX secolo la chiesetta venne restaurata, con l’aggiunta anche di alcune decorazioni in stile Liberty. I danni causati dai bombardamenti del 1943 richiesero ulteriori restauri, attuati nel 1968.
La chiesa Aragonese è di modeste dimensioni e presenta una piccola cupola bizantineggiante, su un corpo cubico, che potrebbe anche essere retaggio (almeno come rifacimento) della chiesa più antica.
Esternamente, presenta in facciata una finestra con balconcino in ferro battuto; lungo il fianco sinistro si trova un contrafforte. Il cupolino bizantineggiante, con copertura in coccio pesto, corona l’edificio. L’interno presenta un’unica navata, con copertura a capriate lignee, rette da mensole di pietra. Addossata alla controfacciata è presente una cantoria, o coro alto, anche questa in legno e sorretta da mensole. Il presbiterio, a pianta quadrangolare, è innalzato di un gradino rispetto al pavimento della navata; vi si accede tramite un arco a sesto acuto. Come già accennato, il presbiterio è coperto da una cupola, con base ottagonale, poggiante su pennacchi cilindrici.
L’edificio, restaurato dal Comune di Cagliari, è stato riaperto in occasione di Monumenti Aperti ed è destinato a ospitare iniziative culturali.
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