La foto del giorno. Scusate il disturbo, ci siamo anche noi
Una coppia di piccioni assiste assorta alla processione del Venerdì santo nel centro storico di Iglesias. Scatto della nostra Federica Landis
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I profumi della tradizione sarda viaggiano in Europa grazie a uno scatto che racconta molto più di una ricetta. È la fotografia dei ravioli sardi della nonna realizzata da Enrica Puddu, un’immagine intensa e familiare che negli ultimi mesi è stata esposta a Capodistria, Atene, Fier in Albania e che dal 22 novembre al 5 dicembre 2025 sarà protagonista anche a Fiume (Rijeka), in Croazia.
La foto, intitolata “La rotellina” fa parte della mostra internazionale “Sfumature di Dolce Vita”, un progetto itinerante che celebra l’identità italiana attraverso fotografia e pittura. La nuova tappa, ospitata nella sede della Comunità degli Italiani di Fiume (Uljarska 1/II), rafforza il ponte culturale tra Italia e Croazia ed è promossa da “Le Vie delle Foto” in collaborazione con la CI di Fiume e l’Atelier ’53 Amèbe.
“Sfumature di Dolce Vita” è un percorso visivo che intreccia tradizione, contemporaneità e memoria. Le opere selezionate – tra cui il lavoro di Enrica Puddu – raccontano emozioni, identità e momenti quotidiani attraverso linguaggi semplici e universali. Dopo le tappe in Slovenia, Grecia e Albania, Fiume rappresenta la quarta città europea a ospitare un progetto che valorizza il patrimonio culturale italiano nel Mediterraneo. Per l’occasione verrà realizzato anche un catalogo completo, con tutte le opere, contributi critici e materiali fotografici.
Nata a Cagliari alla fine degli anni Ottanta, Enrica Puddu si laurea in Scienze della Formazione Primaria nel 2012 e, dopo dieci anni in Toscana, oggi vive e insegna a Quartu Sant’Elena. L’arte la accompagna fin da bambina: il padre, pittore appassionato, le ha trasmesso l’amore per i colori, per la luce e per le atmosfere della natura. Non a caso predilige fotografare albe e tramonti, momenti fugaci che raccontano la bellezza dell’essenziale.
Per questa mostra, però, ha scelto di tornare alle sue radici più intime, quelle del paese della mamma, San Nicolò Gerrei, e dei ravioli fatti con ricotta e spinaci preparati dalla nonna. «Era un rito magico – racconta – un momento in cui le donne della mia famiglia, in paese, si riunivano attorno al tavolo, impastavano, ridevano, condividevano tempo e affetto con una semplicità che oggi custodisco nel cuore».
Lo scatto è un omaggio alle sue origini: «Dedico questa foto a mia mamma, a mia nonna e a tutte le donne della mia famiglia. È il modo più bello che conosco per dire grazie a quella tradizione che ci ha tenute unite». La “dolce vita” della Sardegna arriva così in Europa non attraverso grandi scenari, ma attraverso un gesto antico e familiare: quelli dei ravioli fatti in casa, simbolo di una memoria che continua a raccontarsi attraverso l’arte.