Il cammino di Santa Barbara come Santiago: i cammini di Sardegna possono essere occasione di sviluppo turistico duraturo, soprattutto in bassa stagione

I Cammini di Sardegna possono essere occasione di sviluppo turistico duraturo, soprattutto in bassa stagione. Il Cammino minerario di Santa Barbara è un itinerario storico, archeologico, culturale, naturalistico e religioso che segue gli antichi sentieri minerari, le strade utilizzate dai
I Cammini di Sardegna possono essere occasione di sviluppo turistico duraturo, soprattutto in bassa stagione.
Il Cammino minerario di Santa Barbara è un itinerario storico, archeologico, culturale, naturalistico e religioso che segue gli antichi sentieri minerari, le strade utilizzate dai minatori per andare a lavorare, le mulattiere e le vie ferroviarie per il trasporto dei minerali ormai dismesse. Si snoda per circa 400 km tra Sulcis Iglesiente e Guspinese, coprendo una larga fetta del Parco geominerario e attraversa luoghi di culto e le chiese dedicate alla Santa patrona dei minatori nel grande bacino minerario. È l’unico cammino religioso sardo ad essere finora incluso nell’Atlante dei Cammini del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MIBACT).
Nel dicembre 2016 è stata istituita la Fondazione di partecipazione del Cammino che dovrà gestire e promuovere l’itinerario, alla quale partecipano 21 Comuni del territorio (Arbus, Buggerru, Carbonia, Fluminimaggiore, Gonnesa, Giba, Gonnosfanadiga, Guspini, Iglesias, Masainas, Musei, Narcao, Nuxis, Piscinas, San Giovanni Suergiu, Sant’Antioco, Santadi, Tratalias, Villacidro, Villamassargia, Villaperuccio). Nelle scorse settimane è inoltre approdata in libreria una guida, realizzata da Giampiero Pinna e presentata durante l’incontro di oggi.

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