Nel marzo del 1903 un agiato agricoltore di Sestu vinse un concorso indetto da una rivista di settore. In palio una Vermorel, automobile francese, che nello stesso mese sbarcò a Cagliari. Si trattava della prima auto circolante nell’Isola, mezzo tanto sconosciuto che nemmeno i più esperti meccanici seppero mettersene alla guida.
Efisio Manunza era un coltivatore benestante, inserito a pieno nei traffici della città, e fu – forse – anche questo uno dei motivi che lo spinsero a partecipare al concorso indetto da Il Coltivatore, rivista specializzata che – ai primi del 1903 – mise in palio per i suoi lettori due Vermorel, auto francesi. Un mezzo che sarebbe senz’altro stato utile, per agevolare quei viaggi di lavoro resi già tanto difficoltosi da quelle strade polverose e spesso impraticabili della parte meridionale della Sardegna.
Quando, a fine marzo, l’auto sbarcò al porto di Cagliari, fu subito evidente quanto poco conosciuto fosse il mezzo. Nessuno seppe infatti guidarlo, e per portarlo fino alla rimessa del coltivatore – a Sestu – furono utilizzati due buoi, che lo trainarono senza grosse difficoltà. Provvidenziale, nel luglio successivo, fu l’arrivo a Cagliari del meccanico di Pavia Mario del Corvo, che seppe mettere in moto l’automobile e fece da chauffeur per un memorabile giro per le vie di Cagliari, datato 15 luglio e ripreso perfino – il giorno successivo – dall’Unione Sarda.
Già nel 1904 la vecchia Vermorel di Manunza risultava obsoleta, e per questo fu custodita in un deposito e conservata per oltre cento anni.