L’8 agosto del 1969 i Beatles attraversano le strisce ad Abbey Road a Londra e scattano una delle foto più famose della storia. Il fotografo Iain Macmillian scatta alcune istantanee di John, Ringo, Paul e George che attraversano le strisce pedonali davanti allo studio. Macmilliam scatta sei fotografie, con la collaborazione di un agente di polizia che ferma il traffico.

Il terzo scatto è il migliore. E’ l’unica copertina di un disco dei Beatles dove non compaiono né il titolo né il nome del gruppo. La fama era tale per cui non era necessario inserirli. Dopo svariate idee chiamano l’album proprio Abbey Road in omaggio agli studi dove avevano inciso quasi tutti i loro brani.

Quella immagine di Iain Macmillian, diventata poi una opera iconica, immortala John, Ringo, Paul e George (tutti con la giacca tranne George, ndr) all’apice del successo. Quelle strisce pedonali nel frattempo sono diventate patrimonio nazionale.

Il prete statunitense Lawrence Kozak, di 51 anni, è stato arrestato per aver sperperato oltre 40mila euro in microtransazioni di giochi come Candy Crush e Mario Kart Tour, utilizzando i fondi della sua Chiesa. Le microtransazioni sono diventate una caratteristica comune nei giochi popolari di oggi, sia su dispositivi mobili che su console.

Tuttavia, questa dipendenza può avere conseguenze devastanti sul portafoglio, come dimostra il caso del prete, che ha rubato migliaia di dollari dalle carte di credito collegate alla chiesa per finanziare la sua abitudine al gioco.

Kozak è stato accusato di furto e altri crimini perpetrati nel corso di tre anni, secondo quanto riferito dalla procura della contea di Chester, Filadelfia. Le indagini hanno rivelato che ha speso un’enorme somma in transazioni Apple dal 2019 al 2022. Sebbene abbia ammesso di aver effettuato gli acquisti per migliorare la sua esperienza di gioco, ha negato di averlo fatto intenzionalmente con i fondi della chiesa, sostenendo che fossero collegati al suo telefono per acquisti legittimi per la parrocchia e che li abbia utilizzati accidentalmente.

Successivamente, Kozak ha restituito alla chiesa 8000 dollari in “rimborsi parrocchiali” e si è scusato con la comunità per il suo errore, impegnandosi a restituire l’intera somma spesa.