“Forse non gli hanno ancora detto che è nero”: Balotelli su Instagram contro Toni Iwobi il neo senatore della Lega
Balotelli contro Toni Iwobi, il neo senatore della Lega: «Forse sono cieco io o forse non gli hanno detto ancora che è nero. Ma vergogna!». Il calciatore del Nizza se la prende su Instagram contro Toni Iwobi, neo eletto senatore della
Balotelli contro Toni Iwobi, il neo senatore della Lega: «Forse sono cieco io o forse non gli hanno detto ancora che è nero. Ma vergogna!». Il calciatore del Nizza se la prende su Instagram contro Toni Iwobi, neo eletto senatore della Lega.
Nel mirino del goleador italiano, riportate dal Corriere, le frasi pronunciate dal neo senatore, il primo di colore della storia italiana, sui migranti: «I clandestini? Vadano a casa. Ma la Lega non è razzista». Mercoledì Iwobi ha anche postato un commento: «Il razzismo in Italia è solo a sinistra». Il neo senatore dopo essere stato eletto a Palazzo Madama, ha spiegato alle agenzie la sua lunga militanza nella Lega: «Sono 24 anni che sostengo la Lega perché da sempre ha un progetto politico che mi sta a cuore: il federalismo fiscale».
In Italia già dagli anni ‘70, Toni Iwobi, 60 anni, è di Gusau, in Nigeria: abita a Spirano (Bergamo), ed è il primo parlamentare nero eletto dalla Lega, il primo senatore di colore nella storia d’Italia. «Mi ha chiamato Calderoli nella notte, mi ha detto “ciao Senatore Iwobi”. Non posso ancora crederci, ma finalmente sembra che ce l’abbia fatta». Il neo senatore della Lega è un esperto informatico, titolare di un’azienda che fa assistenza su hardware e software sia per privati sia per enti pubblici.
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Spende 40mila euro in videogame utilizzando la carta di credito della Parrocchia: prete nei guai
Sebbene abbia ammesso di aver effettuato gli acquisti per migliorare la sua esperienza di gioco, ha negato di averlo fatto intenzionalmente con i fondi della chiesa, sostenendo che fossero collegati al suo telefono per acquisti legittimi per la parrocchia e che li abbia utilizzati accidentalmente.
Il prete statunitense Lawrence Kozak, di 51 anni, è stato arrestato per aver sperperato oltre 40mila euro in microtransazioni di giochi come Candy Crush e Mario Kart Tour, utilizzando i fondi della sua Chiesa. Le microtransazioni sono diventate una caratteristica comune nei giochi popolari di oggi, sia su dispositivi mobili che su console.
Tuttavia, questa dipendenza può avere conseguenze devastanti sul portafoglio, come dimostra il caso del prete, che ha rubato migliaia di dollari dalle carte di credito collegate alla chiesa per finanziare la sua abitudine al gioco.
Kozak è stato accusato di furto e altri crimini perpetrati nel corso di tre anni, secondo quanto riferito dalla procura della contea di Chester, Filadelfia. Le indagini hanno rivelato che ha speso un’enorme somma in transazioni Apple dal 2019 al 2022. Sebbene abbia ammesso di aver effettuato gli acquisti per migliorare la sua esperienza di gioco, ha negato di averlo fatto intenzionalmente con i fondi della chiesa, sostenendo che fossero collegati al suo telefono per acquisti legittimi per la parrocchia e che li abbia utilizzati accidentalmente.
Successivamente, Kozak ha restituito alla chiesa 8000 dollari in “rimborsi parrocchiali” e si è scusato con la comunità per il suo errore, impegnandosi a restituire l’intera somma spesa.
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