Per chi è cresciuto negli anni ’80 e ’90, l’appuntamento settimanale con la rivista “Cioè” era un rito irrinunciabile. Nata nel 1980, questa pubblicazione è diventata rapidamente un simbolo della cultura popolare italiana, influenzando gusti, stili e aspirazioni di intere generazioni di adolescenti.
Il nome “Cioè” riprendeva uno degli intercalari più usati dai giovani dell’epoca, un dettaglio che sottolineava fin da subito il desiderio della rivista di parlare direttamente al suo pubblico. Con il suo stile colorato e innovativo, si presentava come un prodotto completamente nuovo per il mercato editoriale italiano. Tra le sue caratteristiche distintive, c’erano i poster in regalo, le pagine di adesivi e le rubriche che affrontavano con leggerezza e simpatia i piccoli grandi problemi della vita adolescenziale.

Fondata da un gruppo di giovani giornalisti, “Cioè” inizialmente si concentrava su musica, intrattenimento e cultura giovanile. Con il tempo, il suo raggio d’azione si è ampliato, includendo moda, bellezza, gossip e storie di vita quotidiana. “Era un giornalino che sapeva parlare ai giovani, ma anche ascoltarli”, raccontano oggi molte delle sue lettrici.
Una delle sezioni più amate era quella dei poster, che venivano staccati e appesi nelle camerette di tutta Italia. In un’epoca in cui Internet era ancora un sogno lontano, quei volti di attori, cantanti e icone del momento rappresentavano un legame tangibile con il mondo dello spettacolo. Madonna, Vasco Rossi, Leonardo DiCaprio, Take That, Spice Girls: erano solo alcune delle star che “Cioè” ha celebrato con interviste, articoli e approfondimenti.

Ma c’era di più. La rubrica della posta, in cui i lettori potevano scrivere per chiedere consigli su trucco, rapporti con i genitori o dubbi legati all’adolescenza, era un vero e proprio punto di riferimento. Una lettrice, ad esempio, chiese consigli su come ottenere un trucco “invisibile” per non contrariarli. La risposta, semplice ma saggia, sottolineava che il make-up, per definizione, è fatto per essere visibile e consigliava di parlare apertamente con i genitori per trovare un compromesso.
“Cioè” non era solo una rivista, ma un fenomeno culturale che ha contribuito a plasmare i gusti e le abitudini di milioni di giovani italiani. Ha definito trend, influenzato scelte di moda e ispirato un’intera generazione a esplorare le proprie passioni.

Nel corso dei decenni, “Cioè” ha saputo adattarsi ai cambiamenti della cultura giovanile, passando dalle copertine con le Spice Girls e i Backstreet Boys a quelle con i Maneskin, Ariana Grande e gli idoli di TikTok. Nonostante l’impatto dei social media, che hanno sottratto parte del pubblico, la rivista resta un simbolo della cultura pop italiana e un fenomeno di costume.
Oggi, “Cioè” si trova a un punto di svolta. Dopo anni di successi e trasformazioni per rimanere al passo con le nuove generazioni, l’editore ha deciso di sospendere la pubblicazione del formato pocket con il numero 2001 (n° 24 del 2024). Tuttavia, il giornalino non scompare del tutto: continuerà a essere disponibile in edicola con cadenza bimestrale, nel formato grande utilizzato per “CioèMax”. Nonostante le incertezze, la rivista rimane un prodotto iconico, capace di rinnovarsi per continuare a raccontare le passioni e le mode dei giovani, come ha fatto per oltre quattro decenni.
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