Vince un’oca a un Palio in Umbria: tredicenne decide di non mangiarla e la chiama Giovanna
«Giovanna ora è una di famiglia», ha raccontato. La storia, a lieto fine, lascia comunque un senso di amarezza: è necessario che nel 2023 un essere vivente possa ancora essere considerato un premio in palio, alla stregua di un oggetto?
Vince un’oca al Palio di Città di Castello, in Umbria, e invece di farla finire arrosto la fa diventare «una di famiglia». Protagonista del gesto Pietro, 13 anni, che vive coi genitori nella provincia di Bologna, in una casa con un giardino di cui ora è diventata regina l’oca vinta in Umbria. A raccontare la storia è stato proprio lui scrivendo una lettera al sindaco del paese e al presidente della società che organizza il Palio.
Come riporta il quotidiano locale Umbria24, Pietro ha partecipato al Palio un anno fa e dopo vari tentativi è riuscito a infilare la lancia di legno nel foro, vincendo così l’edizione della manifestazione dedicata ai più piccoli, che per premio finale prevede un’oca bianca col becco arancione.
Poi, durante il rientro a casa, la decisione di lasciarla sopravvivere: ora Giovanna vive felice nel giardino di una vicina di casa che ha spazio adeguato, dove può liberamente scorrazzare e dove ha trovata un’altra oca, Neve, salvata da un allevamento intensivo. Una storia, certo a lieto fine per fortuna, lascia comunque un senso di amarezza: è necessario che nel 2023 un essere vivente possa ancora essere considerato un premio in palio, alla stregua di un oggetto?
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