In Iran è morto l’uomo più sporco del mondo: non si lavava dal 1954

Amou Haji viveva in assoluta povertà in una baracca nel villaggio di Dejgah e la sua scelta di vita è ancora oggi avvolta dal mistero. Mangiava carne di manzo, fumava una pipa piena di escrementi di animali e fumava tante sigarette contemporaneamente.
Non si lavava da decenni: Amou Haji, l’eremita iraniano morto domenica all’età di 94 anni, era diventato famoso in tutto il mondo proprio per questo strano record.
Qualche mese fa aveva infranto la sua regola d’oro e aveva fatto il bagno per la prima volta dopo sessant’anni.
Dal dolore alla speranza: il nipote del Papa riesce a partecipare al funerale dello zio grazie a una donazione

Infermiere a Buenos Aires, non avrebbe potuto permettersi il volo per Roma: il costo era troppo alto per le sue possibilità. La notizia ha attraversato l’oceano, toccando il cuore di un'italiana che ha scelto di restare anonima.
«Non ce la faccio, non posso.» Con voce bassa, Mauro Bergoglio, nipote di Papa Francesco e figlio di Oscar, aveva risposto così a una radio argentina. Infermiere a Buenos Aires, non avrebbe potuto permettersi il volo per Roma: il costo era troppo alto per le sue possibilità.
La notizia ha attraversato l’oceano, toccando il cuore di un’italiana che ha scelto di restare anonima. Senza esitare, ha regalato a Mauro e a sua moglie due biglietti aerei.
E così, grazie a un gesto di solidarietà silenziosa, anche loro hanno potuto essere presenti questa mattina a Piazza San Pietro, stringendosi per l’ultimo saluto a chi ha sempre difeso i più umili.

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