Mimmo Lucano è stato condannato a 13 anni e 2 mesi di reclusione.

L’ex sindaco di Riace è stato giudicato colpevole in primo grado per associazione a delinquere, abuso d’ufficio, truffa, falsità ideologica, turbativa d’asta, peculato e malversazione a danno dello Stato.

Una pena molto pesante per l’ex primo cittadino che aveva imbastito nel piccolo comune calabrese di Riace un sistema di accoglienza dei migranti.

Secondo l’accusa, che aveva chiesto 7 anni e 11 mesi,  Lucano avrebbe agito per “interessi di natura politica” e non per il bene dei migranti. Nei prossimi mesi saranno rese note le motivazioni della sentenza.

Incredibile vicenda avvenuta a un operaio 39enne toscano.

L’uomo è stato licenziato in tronco dall’azienda per cui lavorava a causa di una linea storta tracciata sull’asfalto della Firenze-Pisa-Livorno.

La vicenda è stata raccontata dal quotidiano toscano Il Tirreno. Il 30 agosto la Avr, l’azienda che ha in gestione la manutenzione della strada, gli ha recapitato la lettera di licenziamento.

Singolare il contenuto della lettera: «Con la sua condotta, eseguendo con negligenza e incuria l’attività affidata — si legge — (l’operaio) generava grave nocumento morale e materiale all’azienda, esponendola a contestazione da parte della stazione appaltante e costringendola a eseguire nuovamente la lavorazione, con ulteriore aggravio di costi e tempi. L’opera risultava così scadente da essere oggetto di lamentele e schernimento da parte di alcuni utenti su Fb».

Filcams-Cgil ha promesso battaglia per un licenziamento che considera «rappresaglia contro sindacalisti e lavoratori che avevano partecipato a una mobilitazione per chiedere un miglioramento del lavoro e del salario».