Trasfuse sangue a una testimone di Geova contro la sua volontà: medico condannato
E voi cosa ne pensate? La donna che aveva espressamente dichiarato di non volere la trasfusione era morta comunque, ma il medico che gliela somministrò per cercare di salvarla, adesso è stato condannato per violenza privata
I fatti risalgono al 2013 ma la sentenza è arrivata solo qualche giorno fa. Una donna testimone di Geova era stata portata all’ospedale “San Giovanni Evangelista” di Tivoli per una grave insufficienza respiratoria. Michela, questo il suo nome, aveva con sé le Disposizioni anticipate di trattamento, attraverso le quali dichiarava espressamente di non voler essere sottoposta a trasfusione. A garanzia anche la nomina di un “Amministratore di sostegno”, un tutor cioè che doveva far rispettare le sue volontà.
Ma il medico che la prese in cura, Michela aveva solo 36 anni, non voleva arrendersi a questa realtà e decise di tentare qualsiasi cura potesse salvarle la vita, inclusa la trasfusione di 5 sacche di sangue, ben consapevole delle volontà della donna. Michela non si salvò comunque. A quel punto i suoi familiari hanno denunciato il medico.
E qualche giorno fa il Tribunale di Tivoli lo ha condannato a due mesi a due mesi di reclusione, con sospensione condizionale della pena, per violenza privata. Il medico dovrà anche risarcire la famiglia.
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