Decimo giorno di ricerche per l’84 enne Edmondo Atzori scomparso il 28 dicembre dopo essersi allontanato dalla casa di riposo di Gonnoscodina.

Come riporta L’Unione Sarda, sul posto a tentare di ritrovare l’anziano ci sono, oltre a decine di volontari, anche i vigili del fuoco di Ales e del comando provinciale di Oristano, i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico, i carabinieri della compagnia di Mogoro e il Corpo Forestale della stazione di Ales.

Al momento della scomparsa, indossava un maglione grigio a righe, i pantaloni di una tuta blu e un paio di scarpe da ginnastica grigie senza lacci.

Maxi operazione antidroga portata a termine venerdì nel territorio di Sassari. Dopo lunghe investigazioni, i carabinieri della Compagnia di Carbonia, con il supporto dei colleghi della Compagnia di Alghero, hanno ritrovato e sequestrato 11 kg di eroina nella campagna di Alghero. 

La droga era nascosta fra le rocce di un muretto a secco, nei pressi di un rudere vicino ad un nuraghe, ed era suddivisa in panetti di circa un kg ciascuno, tutti rigorosamente imballati sottovuoto in buste di plastica avvolte poi con del nastro isolante. 

Le indagini che hanno portato i militari di Carbonia sino alla provincia sassarese sono iniziate nel territorio cagliaritano e della Città Metropolitana. Qui i militari hanno raccolto le informazioni e, anche grazie all’osservazione sul territorio e pedinamenti, sono riusciti a risalire al canale di rifornimento della droga. Grazie alla condivisione delle informazioni con la Direzione centrale dei Servizi Antidroga di Roma, e sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Cagliari, il Nucleo Operativo della Compagnia di Carbonia ha concluso l’operazione con il ritrovamento dello stupefacente. 

Si tratta del più grosso sequestro di eroina degli ultimi 15 anni. Lo stupefacente avrebbe dovuto alimentare il mercato della droga di quasi tutta la regione. L’eroina è risultata di ottima qualità, proveniente probabilmente dalla rotta asiatica; dal quantitativo ritrovato si sarebbero ricavate circa 220 mila dosi, con un guadagno di circa 2 milioni di euro.