Arrivederci 2018: l’anno appena finito è raccontato da Cristian Mascia tramite un video che, sulle note della canzone di Tricarico “Apparenze”, raccoglie tutti i suoi scatti. 

Sembrava ieri, scrive nelle didascalie il fotografo/operaio di Forestas, l’inizio dell’anno.

Il freddo gennaio, i fiori di febbraio, le campagne in fiore di marzo, le piogge di aprile e le prime passeggiate di maggio, con i suoi mille colori e sapori. Poi giugno, le stelle e la luna, luglio, l’acqua di agosto e le mattine di settembre. Si arriva ad un’esperienza indimenticabile, ad ottobre: l’evento Terra Nostra a Cardedu, dedicato a una terra longeva e bellissima e immortalato da Mascia con la sua preziosa macchina fotografica.

Poi novembre, i suoi colori e i suoi frutti.

Sino a dicembre, scrive, e una particolare dedica è fatta ai figli, ai nonni, agli artisti, a chi lotta per un’idea e a chi segue la propria strada senza voltarsi.

Il video termina con un pensiero a chi queste feste le ha trascorse in ospedale e un prezioso ringraziamento finale a chi, specifica, ha reso questo 2018 speciale.

La chiesa parrocchiale intitolata alla Beata Vergine del Monserrato di Bari Sardo venne edificata nel XVIII secolo.

Rispetto al centro abitato la chiesa si distingue per le sue dimensioni notevoli. Il suo presbiterio sopraelevato, al quale si accede tramite una sontuosa scalinata, è cinto da una raffinata balaustra in marmo di notevole pregio, non comune tra le chiese ogliastrine.

Si narra che secoli fa fosse approdata tra le coste della marina di Bari Sardo una nave con un carico di marmo pregiato destinato alla Chiesa di Bari in Puglia. Per un errore dovuto alla simile nomenclatura dei due luoghi la nave approdò nelle coste del paese di Barì in Sardegna.

Il tesoro venne subito utilizzato per la realizzazione di una chiesa che assunse pertanto un’eleganza fuori dal comune rispetto alle altre chiese locali. Oggi sappiamo che probabilmente il motivo di tanta eleganza è da ricercare in episodio del 1700 quando si pensò che Bari Sardo potesse ospitare la sede vescovile d’Ogliastra. Per volere del Rettore Bernardino Pes l’interno della chiesa venne abbellito con prestigiosi arredi marmorei.