Insight arriva su Marte: “ammartaggio” perfetto anche grazie alla Sardegna
Ad attendere l'"ammartaggio" della sonda Insight, partita lo scorso 5 maggio, anche la base italiana del Sardinia Radio Telescope. La sonda Insight della Nasa si è posata su Marte, arrivata a destinazione dopo sette mesi di viaggio interplanetario. Come riporta TgCom, il lander Insight della Nasa si prepara a catturare altri segreti del pianeta rosso, esplorandone il cuore, studiandone la geologia e i terremoti. Lo farà anche con tanta tecnologia italiana, fornita da Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), Istituto di Astrofisica (Inaf) e dall'industria, con Leonardo.
Ad attendere l'”ammartaggio” della sonda Insight, partita lo scorso 5 maggio, anche la base italiana del Sardinia Radio Telescope. La sonda Insight della Nasa si è posata su Marte, arrivata a destinazione dopo sette mesi di viaggio interplanetario. Come riporta TgCom, il Lander Insight della Nasa si prepara a catturare altri segreti del pianeta rosso, esplorandone il cuore, studiandone la geologia e i terremoti. Lo farà anche con tanta tecnologia italiana, fornita da Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), Istituto di Astrofisica (Inaf) e dall’industria, con Leonardo.
La discesa di Insight è stata perfetta e il veicolo non ha mancato nessuno degli appuntamenti cruciali durante i fatidici sette minuti di terrore della discesa verso Marte. Dal centro di controllo della missione, nel Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa, lunghi silenzi erano interrotti da applausi entusiasti quando, uno dopo l’altro, Insight superava tutte le tappe, fino a regalare la sua prima foto: un panorama del suolo marziano costellato da polveri.
Tanto l’entusiasmo anche da parte italiana: “E’ una grande soddisfazione vedere che Insight è arrivata sana e salva”, ha detto il commissario straordinario dell’Asi, Piero Benvenuti. “A bordo – ha proseguito – ci sono strumenti molto importanti per conoscere meglio la struttura interna del pianeta ed è anche una grande soddisfazione sapere che c’è anche un importantissimo strumento italiano, che determina la posizione del lander sulla superficie di Marte con una grandissima precisione”. Lo strumento, “importantissimo per le future missioni su Marte”, si chiama Larri (Laser Retro-Reflector for InSight), è composto da microriflettori di ultima generazione ed è stato sviluppato da Inaf e Asi. Importante anche il ruolo del Sardinia Radio Telescope (Srt) che riceve i segnali dei due mini satelliti che accompagnano la missione Insight.
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Al via lo sciopero della fame per l’Aias: due mamme e Cappellacci in protesta
Il deputato di Forza Italia Ugo Cappellacci e due mamme di bambini che da tempo affidano i propri figli all'Aias, hanno cominciato lo sciopero della fame. Il 31 dicembre, su decisione della Regione, scade la convenzione con l'associazione e quasi 4mila pazienti saranno affidati ad altre strutture.
Il deputato di Forza Italia Ugo Cappellacci e due mamme di bambini che da tempo affidano i propri figli all’Aias, hanno cominciato lo sciopero della fame. Il 31 dicembre, su decisione della Regione, scade la convenzione con l’associazione e quasi 4mila pazienti saranno affidati ad altre strutture.
“Assemblea dell’AIAS: 3.500 pazienti, oltre 1.000 dipendenti. Storie di vita, di sofferenza, di coraggio, di professionalità. Diritto alla salute ed al lavoro che Pigliaru ed Arru vorrebbero cancellare calpestando diritti acquisiti con ostilità, minacce e porcherie. Da lunedì (26 novembre, ndr) io e alcuni genitori dei pazienti AIAS inizieremo uno sciopero della fame che porteremo avanti sino al momento in cui la regione disporrà il pagamento di quanto dovuto all’AIAS e stabilito da una sentenza”, ha dichiarato Cappellacci, presente all’affollatissima assemblea.
“Una forma estrema di protesta – ha detto – per sensibilizzare la Regione. Andremo avanti sino a quando non saranno sanati i debiti della Regione che potranno consentire all’Aias di regolarizzare i pagamenti ai dipendenti. La Regione sta facendo di tutto per non pagare i debiti e mettere in difficoltà l’Aias”.
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