Ancora prima che in aula consiliare il sindaco di Baunei Salvatore Corrias, risponde all’interrogazione della minoranza in Consiglio comunale, con una dichiarazione.

“Abbiamo appreso della manomissione della pietra di Birìala tramite un messaggio sulla nostra pagina Facebook” spiega il primo cittadino baunese “il messaggio è ancora lì: perchè noi, come è nostra abitudine, non abbiamo niente da nascondere”.

“Piuttosto” ha proseguito Corrias “intendiamo manifestare il nostro più profondo e amaro disappunto per l’episodio -perchè di episodio si tratta- e la nostra ferma condanna per il gesto, che non è certo riconducibile all’operato della nostra amministrazione”. “Chi sostiene il contrario lo fa in malafede” ha aggiunto. “E’ noto a tutti , infatti,  il forte impulso che noi stiamo dando all’adozione di politiche di tutela e di sviluppo del territorio, rispondenti pienamente alla nostra storia di civiltà e alle direttive europee in materia di salvaguardia degli habitat, a terra e sul mare”.

“Anche sul sentiero che da Ololbitzi porta a Birìala, proprio in questo senso, si sta realizzando un progetto importante, consistente nel ripristino del sentiero esistente, atto ad incoraggiare e favorire l’attività escursionistica: l’intervento -già approvato, evidentemente, dagli organi competenti- contempla l’opera di consolidamento di alcuni tratti, utili a una percorrenza più sicura” ha affermato Corrias che ha proseguito  “Il fatto di Birìala è esecrabile, a chiunque sia riconducibile, è un fatto isolato e non appartiene certo ai modi dei baunesi , nè alla loro sensibilità”

“Per questo i baunesi non accettano lezioni di cultura ambientale da nessuno, specie da chi non li rappresenta” e ha concluso Salvatore Corrias “noi i baunesi li rappresentiamo, e insieme a loro avremo cura di porre rimedio all’esecrabile fatto. E lo faremo subito”.

Cosa è successo nel sentiero che porta a Cala Biriala? Se lo chiedono e, soprattutto, lo chiedono al sindaco di Baunei Salvatore Corrias gli esponenti della minoranza in Consiglio comunale. Che dopo aver letto un post su Facebook  messo da Michele Achab Barbiero, che si qualifica come guida alpina, e prontamente rimosso, hanno presentato un’interrogazione scritta.

Stefano Orrù, Loredana Incollu Elena Caredda e Antonello Murgia hanno quindi messo nero su bianco l’allarme per un supposto danno ambientale avvenuto durante i lavori per la sistemazione del sentiero. “Il signor Barbiero – si legge nell’interrogazione che riporta quanto scritto dalla guida-   denuncia e documenta fotograficamente di aver visto dietro i primi scogli passerelle di legno e scogli rotti a colpi di piccone per creare dei comodi gradini, probabilmente  pensati per agevolare il passaggio ad occasionali bagnanti in ciabattine infradito“. E “considerata la gravità del gesto” i quattro chiedono lumi all’amministrazione comunale.