Alle ore 13 di oggi i carabinieri di Tortolì hanno denunciato tre persone per invasione di edificio di proprietà pubblica.

A finire nei guai per avere occupato l’alloggio popolare di proprietà dell’AREA, un uomo di Gairo (L.F. classe 74), residente a Cardedu, pregiudicato, e D.M. un 22enne di Bari Sardo e la sua compagna, che dopo l’arrivo dei carabinieri in via Scorcu hanno abbandonato spontaneamente l’immobile precedentemente assegnato a O.M., classe 85, assegnataria di uno dei nuovi alloggi appena consegnati in località Is Cogottis.

Denunciata anche una donna di Tortolì, P.S. classe 67, pregiudicata, per avere occupato senza averne il titolo un alloggio popolare in via Frugoni, assegnato a T.M. classe 84, assegnataria di un nuovo alloggio di edilizia residenziale popolare sito in località Is Tanas.

E’ stato freddato stamattina con cinque colpi di arma di fuoco, nel centro abitato di Arzana, mentre si trovava a bordo della sua Fiat Panda. Pietro Roberto Fragata, 45enne sposato e padre di tre figli, è morto così, questa mattina, dopo aver  lasciato la sua abitazione di viale Firenze per recarsi nella tabaccheria dove lavorava con la moglie, poco distante da piazza Roma. A trovare l’uomo alcuni passanti che hanno subito dato l’allarme.

Viste le modalità, il killer potrebbe essere più di uno.

Sono molteplici le ombre che avvolgono il passato di Fragata e sulle quali i carabinieri stanno indagando.

Fragata, infatti, è un nome noto della criminalità isolana e non solo in seguito all’arresto avvenuto nel 2008 per la tentata rapina al supermercato Pam di Perugia avvenuta nel 2007, in cui rimasero ferite due persone.

L’uomo era stato condannato con la banda dei sardi, in Umbria, di cui faceva parte anche l’ex latitante Raffaele Arzu.

Fragata, inoltre, era finito nel 2010 anche nell’inchiesta, coordinata dalla Procura di Perugia, sull’omicidio del carabiniere Donato Fezzuoglio, ucciso durante una rapina in banca il 30 gennaio 2006 a Umbertide.

Sul luogo del delitto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Lanusei guidati dal comandante Claudio Paparella e i militari del Nucleo Investigativo del comando Provinciale di Nuoro, coordinato dal cap. Luigi Mereu che stanno sentendo numerose persone legate agli ambienti del banditismo e agli ambienti criminali delle bande degli assalti ai furgoni portavalori.