“Al pirata Cicci. Gli amici e tifosi del Tortolì Calcio”: lapide e dedica per il capo ultras scomparso a gennaio.

Massimiliano Musiu, giovane tortoliese da tutti conosciuto come Cicci, lasciava gli amici e la sua passione per il calcio i primi di gennaio, dopo aver lottato a lungo contro una brutta malattia. Sulla tomba dello storico tifoso e capo ultràs del Tortolì Calcio, che nel 2003 fondò il gruppo dei Pirati (con il quale seguiva tutte le partite del Tortolì in casa e in trasferta) è stato affisso di recente un caloroso omaggio da parte di quella che è stata per tutta la vita la sua squadra del cuore. Gli amici e i tifosi, infatti, hanno voluto onorare la sua memoria con una lapide speciale, che oltre alla dedica ritrae, alle spalle del compianto Massiliamo, la tribuna sportiva, con tanto di fumogeni e striscione “Per la maglia vinci la battaglia”. Un bellissimo e significativo gesto, atto a non dimenticare uno dei sostenitori più appassionati e sinceri della squadra ogliastrina.

Il prete statunitense Lawrence Kozak, di 51 anni, è stato arrestato per aver sperperato oltre 40mila euro in microtransazioni di giochi come Candy Crush e Mario Kart Tour, utilizzando i fondi della sua Chiesa. Le microtransazioni sono diventate una caratteristica comune nei giochi popolari di oggi, sia su dispositivi mobili che su console.

Tuttavia, questa dipendenza può avere conseguenze devastanti sul portafoglio, come dimostra il caso del prete, che ha rubato migliaia di dollari dalle carte di credito collegate alla chiesa per finanziare la sua abitudine al gioco.

Kozak è stato accusato di furto e altri crimini perpetrati nel corso di tre anni, secondo quanto riferito dalla procura della contea di Chester, Filadelfia. Le indagini hanno rivelato che ha speso un’enorme somma in transazioni Apple dal 2019 al 2022. Sebbene abbia ammesso di aver effettuato gli acquisti per migliorare la sua esperienza di gioco, ha negato di averlo fatto intenzionalmente con i fondi della chiesa, sostenendo che fossero collegati al suo telefono per acquisti legittimi per la parrocchia e che li abbia utilizzati accidentalmente.

Successivamente, Kozak ha restituito alla chiesa 8000 dollari in “rimborsi parrocchiali” e si è scusato con la comunità per il suo errore, impegnandosi a restituire l’intera somma spesa.