bandiera blu

Conferma delle bandiere blu per Tortolì, la Baia di Cea e il Lido di Orrì, per due anni consecutivi possono issare il vessillo della Fee, durante tutta l’estate 2014.

 “Faccio i complimenti agli abitanti di Tortolì che si sono aggiudicati la Bandiera blu 2014, il  plauso va a tutti coloro che collaborano con entusiasmo al mantenimento della pulizia delle spiagge e all’attivazione dei servizi, dando un segnale forte in favore del bene collettivo e alla tutela dell’ambiente, permettendo a tutti di raggiungere un traguardo importante. Mi congratulo vivamente con gli operatori turistici per il grande sforzo che compiono, anche grazie a loro la cittadina si fregia nel 2014 del vessillo, per il suo impegno convinto nel mantenimento degli standard elevati richiesti dai disciplinari della Federazione per l’Educazione ambientale”. Così il commissario straordinario Vincenzo Basciu si è congratulato per il premio, il sigillo internazionale di qualità ‘Bandiera blu’, assegnato oggi a Roma dalla Fee (Fondazione per l’Educazione Ambientale), alle spiagge di sei comuni sardi (Quartu Sant’Elena – Poetto; Palau; La Maddalena – Caprera; Santa Teresa Gallura – La Rena Bianca, Capo Testa ponente;Oristano – Torregrande;Tortolì – Baia di Cea e Lido d’Orrì).

“È la testimonianza  – ha aggiunto Basciu  – della crescente attenzione verso un turismo sostenibile e di qualità. L’Ogliastra è un territorio prezioso, le sue acque sono conosciute per la limpidezza e per il valore complessivo dei siti balneari. In questi anni il Comune ha intrapreso scelte di sostenibilità ambientale garantendo la qualità e la quantità dei servizi erogati. E’ un cammino ancora lungo che oggi è stato gratificato da questo premio che ricompensa ogni tortoliese per gli sforzi fatti. Si tratta di un successo per tutti”.

Una vicenda avvenuta a Torino nel settembre 2019, dove una donna ha scoperto tramite una telecamera installata per controllare il suo gatto che il vicino usava il suo letto per incontri sessuali con un altro uomo, presumibilmente l’amante, ha recentemente visto la conclusione del processo.

La donna, dopo aver visto la scena inaspettata sullo schermo del suo cellulare durante le vacanze, ha deciso di sporgere denuncia una volta tornata in città, fornendo prove fotografiche e video dell’accaduto.

Il tribunale di Torino ha emesso la sentenza condannando sia il vicino che la proprietaria dell’alloggio a otto mesi di reclusione ciascuno per violazione di domicilio. Risulta che la proprietaria dell’appartamento fosse l’unica detentrice delle chiavi e le avesse passate al vicino per permettergli di utilizzare l’appartamento per gli incontri segreti con l’amante, dato che nel suo appartamento viveva il compagno.

La condanna è stata quindi emessa per l’intrusione non autorizzata nell’abitazione della donna e per la violazione della sua privacy.