Tortolì. Povertà in aumento, fondi dimezzati
Appena quarantamila euro. Esattamente 39.995,80 euro. Questa la cifra finanziata dalla Regione Sardegna al comune di Tortolì per il programma di contrasto alle povertà 2013, a favore dei cittadini con forti difficoltà economiche. 85 richieste di aiuto, di cui 68
Appena quarantamila euro. Esattamente 39.995,80 euro. Questa la cifra finanziata dalla Regione Sardegna al comune di Tortolì per il programma di contrasto alle povertà 2013, a favore dei cittadini con forti difficoltà economiche.
85 richieste di aiuto, di cui 68 idonee. 29 famiglie alle quali è stato garantito un contributo di 300 euro per sei mesi, per tirare avanti. Sono i drammatici numeri ai quali ha dovuto far fronte quest’anno il comune. Un finanziamento dimezzato rispetto agli anni passati, che rende impossibile soddisfare la mole di richieste che arrivano all’ufficio servizi sociali di Tortolì.
Ogni anno la Regione bandisce tre tipi di interventi per il sostegno delle persone che vivono in condizione di povertà. La linea 1 riguarda sussidi a cadenza mensile alla persona o alla famiglia, la linea 2 gli aiuti economici per abbattere i costi di utenze o servizi essenziali (pagare le bollette), la 3 riguarda l’inserimento socio-lavorativo per sei mesi di persone disoccupate, da destinare ad attività socialmente utili.
Ma quest’anno, il palazzo civico, ha dovuto fare i conti con meno risorse, e paradossalmente, le domande sono aumentate. Per questo motivo è potuto intervenire soltanto sulla prima linea, quella che concede aiuto alle persone in condizioni di accertata povertà. In questa categoria sono rientrate tutte le persone residenti a Tortolì da tre anni con un reddito non superiore a €. 4.500, che hanno compiuto sessanta anni di età, e sono fuori dal mercato del lavoro, oppure nuclei monoparentali con figli minori fino ai 16 anni, o le persone invalide.
Data l’affluenza di domande arrivate alla scadenza del bando il 29 novembre 2013, l’allora giunta comunale, ha posto come “premialità” l’assegnazione di un punteggio di 10 punti in più nella graduatoria a chi, lo scorso anno, non aveva beneficiato del contributo. Questo per garantire a tutti la possibilità di usufruire del sostegno.
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