Per sensibilizzare il giovane popolo della notte sulla cultura della sicurezza stradale arriva lo spettacolo teatrale “On the road…boys”, diretto da Sergio Cadeddu della compagnia tortoliese Rossolevante. La performance, che vedrà protagonisti alcuni ragazzi delle scuole superiori, si inserisce all’interno del progetto “Sicurvia”, un programma d’intervento sull’infortunistica stradale fortemente voluto dalla Asl di Lanusei e dalla Regione Sardegna. In scena vedremo i giovani ed appassionati volti di: Silvia Lai, Francesca Lai, Alessia Lai, Maria Giulia Cabiddu, Beatrice Marci, Giulia Mura, Susanna Usai, Silvia Muggianu, Silvia Congiu, Francesca Congiu, Davide Schilirò, Simone Bangoni, Elias Sestu e Federico Pili.

Due gli appuntamenti al Teatro San Francesco di Tortolì in programma per “On the road…boys”. Il primo previsto per sabato 9 marzo alle 18.30. Il  secondo per lunedì 11 marzo, alle 9.30 e alle 11.30.

Il prete statunitense Lawrence Kozak, di 51 anni, è stato arrestato per aver sperperato oltre 40mila euro in microtransazioni di giochi come Candy Crush e Mario Kart Tour, utilizzando i fondi della sua Chiesa. Le microtransazioni sono diventate una caratteristica comune nei giochi popolari di oggi, sia su dispositivi mobili che su console.

Tuttavia, questa dipendenza può avere conseguenze devastanti sul portafoglio, come dimostra il caso del prete, che ha rubato migliaia di dollari dalle carte di credito collegate alla chiesa per finanziare la sua abitudine al gioco.

Kozak è stato accusato di furto e altri crimini perpetrati nel corso di tre anni, secondo quanto riferito dalla procura della contea di Chester, Filadelfia. Le indagini hanno rivelato che ha speso un’enorme somma in transazioni Apple dal 2019 al 2022. Sebbene abbia ammesso di aver effettuato gli acquisti per migliorare la sua esperienza di gioco, ha negato di averlo fatto intenzionalmente con i fondi della chiesa, sostenendo che fossero collegati al suo telefono per acquisti legittimi per la parrocchia e che li abbia utilizzati accidentalmente.

Successivamente, Kozak ha restituito alla chiesa 8000 dollari in “rimborsi parrocchiali” e si è scusato con la comunità per il suo errore, impegnandosi a restituire l’intera somma spesa.