Una cascata di riccioli ribelli, un sorriso contagioso e grinta da vendere. Ecco il ritratto di Patrizia Frau, ventinovenne tortoliese che al proprio lavoro di speaker radiofonica ha deciso di affiancare una grande passione, quella per l’organizzazione di eventi. In particolare, Patrizia nella vita vorrebbe organizzare matrimoni. Facciamo due chiacchiere con lei.

Come è nata l’idea di dedicarti all’organizzazione di matrimoni?

Tutto è nato dalla volontà di realizzare un sogno: fare nella vita un mestiere davvero nelle mie corde e che mi desse modo di poter esprimere la mia creatività. Credo di avere sempre posseduto una predisposizione naturale all’organizzazione e alla pianificazione in genere. Così, quando anche in Italia è spopolato il fenomeno, ho deciso di buttarmi e di fare sul serio frequentando un corso per Wedding and Event Planner a Milano presso una prestigiosa scuola, gestita da rinomati professionisti del settore.

Cosa hai imparato durante questo periodo milanese?

Durante le lezioni ho avuto modo di apprendere metodi organizzativi e nozioni pratiche sugli allestimenti. Inoltre, ho incontrato tutti i professionisti del settore che gravitano attorno a questo mondo, come la flower designer, il fotografo, il musicista e lo stilista. A Milano ho anche avuto la possibilità di mettere in pratica quanto appreso, partecipando all’organizzazione di un evento presso un palazzo storico appartenuto ad Alessandro Manzoni. Un’ esperienza davvero unica!

Che mood hai rilevato in Ogliastra nei confronti del tuo lavoro?

In Sardegna quello del wedding planner è un mestiere che viene guardato con una certa perplessità. Forse perché è ancora molto radicata l’idea del matrimonio tradizionale, gestito dalla famiglia degli sposi. Devo dire che ultimamente, comunque, le spose sembrano avere voglia di abbracciare le novità e di realizzare un qualcosa di unico per le proprie nozze, un vero e proprio matrimonio su misura. Mi sto facendo conoscere piano piano e le soddisfazioni iniziano ad arrivare.

Credi, quindi, che il tuo sia un mestiere in ascesa?

Assolutamente. Il mio compito è quello di eliminare lo stress dei preparativi occupandomi di tutte le incombenze che a volte fanno impazzire gli sposi. Le cose da fare per organizzare un matrimonio, diciamolo, sono una marea. Inoltre, oltre all’aspetto pratico, il wedding planner reca un valore aggiunto per quanto riguarda la fantasia e la creatività. Io faccio ogni sforzo per proporre idee originali e fantasiose che rendano ogni evento davvero indimenticabile.

Come immagini il tuo matrimonio?

Il mio matrimonio ovviamente sarà curato nei minimi dettagli e so già che mi divertirò tantissimo ad organizzarlo, dando sfogo a tutta la mia fantasia. Mi somiglierà: sarà tradizionale ma con tocchi di grande originalità. Aldilà di questo, la cosa più importante per me sarà coronare il sogno d’amore con il mio compagno di vita, festeggiando insieme a tutti coloro che ci vogliono bene.

Consigli per le future spose?

Il mio consiglio è quello di cercare di non farsi inghiottire dalla spirale di ansie e preoccupazioni pre- nuziali. Non si deve arrivare stanche e nervose al giorno del matrimonio: bisogna godersi il momento più importante della vita al massimo! Per togliersi di dosso tante incombenze e preoccupazioni, il mio consiglio è….chiamarmi!!

La vicenda di un 26enne indonesiano è diventata virale anche in Italia. Dopo essersi innamorato di una giovane conosciuta online, il ragazzo ha deciso di sposarla, ignaro della vera identità della sua dolce metà. Pochi giorni dopo le nozze, una serie di stranezze lo ha spinto a indagare, rivelando una verità sconcertante: la persona che credeva essere una donna, in realtà era un uomo intento a truffarlo.

La storia ha avuto luogo in Indonesia e il giovane ha concesso un’intervista a un giornale locale per raccontare quanto accaduto. Ha spiegato di aver incontrato Adinda Kanza Azzahra online e di essersi rapidamente innamorato di lei. L’innamoramento è stato così profondo da spingerlo a chiederle di sposarlo, senza rendersi conto della vera identità del suo partner. Molte persone si sono chieste come sia stato possibile non accorgersi che “Adinda” fosse un uomo, ma il giovane ha spiegato che la persona si presentava sempre con il velo, e la sua timidezza e riservatezza lo hanno ingannato ulteriormente.

Dopo il matrimonio, le stranezze sono aumentate: la “moglie” si è rifiutata di consumare il matrimonio e ha evitato di incontrare i parenti del marito. Sospettando qualcosa, il giovane ha raccontato tutto alla sua famiglia, che ha iniziato a indagare sulla vera identità della “moglie”. Dopo appena 12 giorni dal matrimonio, è emersa la verità: la persona che credeva fosse sua moglie era in realtà un uomo. Il truffatore è stato denunciato per truffa ed estorsione e rischia fino a 4 anni di carcere.

La storia ha suscitato scalpore per la sua incredibile assurdità, ma ha anche sollevato riflessioni sulla facilità con cui si possono simulare identità online e ingannare le persone.