Nel quartiere Parioli Villa Ada è ancora nel più completo degrado

I cittadini sono stanchi di aspettare! Villa Ada deve ritornare al suo originario splendore, basta zone dismesse che deturpano il paesaggio e pericolosi cantieri mai finiti.
Nel quartiere Parioli Villa Ada è ancora nel più completo degrado.
I cittadini sono stanchi di aspettare! Villa Ada deve ritornare al suo originario splendore, basta zone dismesse che deturpano il paesaggio e pericolosi cantieri mai finiti.
Sebbene sia il quartiere più “in” di Roma, abitato nella maggior parte da persone con stipendi alti e case piuttosto lussuose, Parioli ha ancora un grave problema che deturpa il paesaggio, lascia nel degrado un’intera zona.
Da giugno 2022 nei pressi di Villa Ada non si muove nemmeno un ramoscello. Il Panamino, punto ristoro abusivo all’interno del Parco Rabin, ha chiuso l’estate scorsa ma non è ancora stato demolito. Il suo scheletro rimane lì, silenzioso e abbandonato a se stesso. Dopo quindici anni di attività, illecita e non, il ristoro ha chiuso i battenti quando è intervenuta la Polizia di Roma Capitale, in seguito a diverse denunce e lamentele da parte degli abituali frequentatori del parco. Però la struttura è ancora in piedi, dismessa ma non dimenticata. Ma non è solo il Panamino a creare disagio: c’è un degrado generale che lentamente sta prendendo il sopravvento lungo i confini del parco, un tempo luogo meraviglioso e meta di migliaia d’individui durante le belle giornate di sole.
C’è poi la questione dell’ex maxi-parcheggio. Si tratta di un cantiere, iniziato e mai finito, che doveva ospitare quasi 500 auto. Si trattava di un progetto nel sottosuolo di Villa Ada, con un’estensione di 13.000 mq, atto a fornire ai residenti della zona e ai frequentatori del parco un comodo posto auto interrato. La società che voleva costruire il maxi-parcheggio aveva presentato il progetto nel 2010, ma il tutto si è interrotto nel giro di poco tempo per sospette speculazioni. Il buco però è rimasto e, udite udite, non viene coperto da più di dieci anni. Quel gigantesco cratere rimane lì, come se vi si fosse schiantato un asteroide, senza che nessuno si occupi di un eventuale ripristino o riqualificazione dell’area.
Infatti, non è solo il mancato abbattimento del Panamino o il cratere di un ex parcheggio a preoccupare i cittadini. Al di là delle strutture che cadono a pezzi e sono quindi pericolose oltre che deturpanti, c’è anche il Villino Todini. Un altro enorme punto interrogativo. Parliamo di un edificio sequestrato nel 2011 e che fino ad allora era di proprietà di Luisa Todini, ex presidente di Poste Italiane ed ex europarlamentare. Todini aveva ampliato dei lavori interni al villino, naturalmente non autorizzati. Da allora, il villino è lì, inerme, inutilizzato e dimenticato. Non vi si organizzano eventi e passa sotto agli occhi di tutti, anche delle autorità che dovrebbero occuparsene ma rimangono inattive. Perché non dare a questo edificio una funzione sociale, culturale, ricreativa? Gli interrogativi sono molti ma fino ad ora il Comune di Roma sembra essere sordo ad ogni richiamo.
Questo vuole essere un campanello d’allarme per il Comune e per le istituzioni: Villa Ada è uno dei parchi simbolo della città, un centro nevralgico per chi abita lì intorno e un motivo di vanto e decoro di tutta la città eterna. Se non fosse per queste zone di degrado isolato. Perché non donare al parco un nuovo aspetto e farlo tornare al suo originario splendore? Comune, sveglia! I cittadini sono stanchi di aspettare!

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