I genitori della ragazzina sono sotto choc, adesso hanno la certezza che Iuschra Gazi, la loro figlia è morta. La giovane affetta da autismo si era persa due anni fa.

Iuschra era scomparsa nel nulla durante una gita con gli operatori della Fondazione bresciana assistenza psicodisabili, e di lei si erano completamente perse le tracce. Ma il fatto di non aver mai ritrovato il corpo aveva fatto ancora sperare i genitori, che si auguravano che prima o poi la ragazzina sarebbe stata ritrovata.

Il 4 ottobre però vicino alla zona in cui si erano state attivate le ricerche, ma in un punto molto impervio è stato rinvenuto un teschio di piccole dimensioni, probabilmente trasportato da qualche animale in una zona più accessibile. Gli esami scientifici hanno dimostrato inequivocabilmente che il teschio appartiene alla ragazzina.

Per la scomparsa di Iuschra una delle operatrici che aveva il compito di controllarla è stata condannata a 8 mesi per omicidio colposo con patteggiamento.  Due anni fa la comunità della zona fu molto partecipe alle ricerche, tanto che per settimane gli abitanti della zona lasciarono le luci delle case accese nella speranza di attirare la ragazzina e guidarla verso il centro abitato

Roma: testa colossale emerge dagli scavi ai Fori in via Alessandrina.

Antica colossale testa marmorea emerge dagli scavi in via Alessandrina.

Ritrovamento nel corso dei lavori avviati dalla Sovrintendenza capitolina lo scorso novembre, grazie ai fondi del PNRR. A riemergere, una testa marmorea di grandi dimensioni: un volto maschile, con folta capigliatura ed espressione intensa, che per secoli è rimasto custodito sotto la piazza del Foro di Traiano.

A rendere pubblica la scoperta il sindaco Roberto Gualtieri: “Roma non smette mai di stupire. Sotto i nostri passi, ogni giorno, vive una storia millenaria che continua a emozionare il mondo – ha commentato il primo cittadino -. Una scoperta affascinante, che arriva dal cuore della Roma imperiale, in un’area dove un tempo sorgeva l’imponente Porticus Trisigmentata, con colonne monolitiche alte quasi 12 metri. È riemersa da uno strato medievale, ricco di materiali antichi, come un frammento di memoria che riaffiora per raccontarci ancora qualcosa. Gli archeologi stanno lavorando per svelarne l’identità, ma una cosa è certa: Roma continua a regalarci emozioni uniche, che ci legano al passato e ci proiettano nel futuro con ancora più orgoglio”.