“Lettere” ricorda Monica Vitti. Da rivista a caffè letterario trasteverino, fulcro della scena romana di giovani, artisti ed intellettuali

“Lettere” ricorda Monica Vitti. Da rivista a caffè letterario trasteverino, fulcro della scena romana di giovani, artisti ed intellettuali

Siamo nello storico locale culturale “Lettere e Caffè” di Trastevere in via San Francesco a Ripa e siamo certi di essere nel posto giusto per ritrovare frammenti della straordinaria attrice che ci ha lasciati, a 90 anni, dopo una malattia degenerativa che distrugge i ricordi. Nessuno può però dimenticare le sue intense interpretazioni con alcuni tra i più grandi registi: Michelangelo Antonioni, Mario Monicelli, Alberto Sordi (solo per citarne alcuni) la scelsero come musa, ma fu anche autrice e regista.  Un talento innato, vincitrice di cinque David di Donatello, tre Nastri d'argento, dodici Globi d'oro, un Ciak d'oro, un Leone d'oro alla carriera a Venezia, un Orso d'argento alla Berlinale, una Concha de Plata a San Sebastián ed una candidatura al premio BAFTA.

Lo sapevate? Chi è “Er Boja de Roma”, l’inquietante spettro di “Mastro Titta” che appare all’alba



Al solo sentir pronunciare il suo nome, Roma ancora trema. “Mastro Titta”, pseudonimo di Giovanni Battista Bugatti, dal 1796 al 1864, ha eseguito nella sua carriera di boia dello Stato Pontificio bel 514 condanne a morte. 68 anni dedicati ad uno dei mestieri più oscuri, ma non tutti sanno che, quando non era impiegato nelle esecuzioni, si procurava da vivere come venditore di ombrelli. Scopriamo insieme questo personaggio della Roma di una volta.