Ancora oggi, a distanza di quasi quarant’anni, quella colonna sonora rimane inconfondibile alle orecchie e alla memoria di tutti. Una serie tv tra le più longeve in assoluto, con l’indimenticabile protagonista Jessica Fletcher sempre impegnata alla scoperta del mistero. Oggi l’attrice britannica, con cittadinanza statunitense, compie 96 anni. Tanti auguri ad Angela Lansbury.

Una vita tra cinema, teatro e tv, quella della Lansbury, nata a Londra il 16 ottobre 1925, e sposatasi nel 1949 con il produttore Peter Shaw, regista che, tra le altre cose, ha diretto numerosi episodi proprio di “Murder, She Wrote”, ovvero “La Signora in giallo”, quella serie tv che ha consacrato la Lansbury al pubblico italiano.

Certo, non ci sono solo “omicidi” e “misteri” nella carriera di Angela Lansbury, attiva sin da giovanissima nella carriera cinematografica, diverse volte candidata al Premio Oscar, e in generale sempre impegnata a ricoprire ruoli di spicco sul grande schermo. Ma innegabile che la consacrazione mondiale sia arrivata con il celeberrimo telefilm, trasmesso dal 1984 al 1996, seguito da quattro film per la televisione, dal 1997 al 2003.

Per la Lansbury, che in giovinezza ha vissuto i disagi della guerra, anche soddisfazioni economiche. Grazie alla “Signora in giallo”, è stata infatti l’attrice più pagata al mondo. Ma non solo, perché “Jessica” ha raggiunto il record di attrice protagonista in una serie televisiva con il maggior numero di candidature agli Emmy Award, ben 4 Golden Globe, il People’s Choice Award e numerosi altri premi, tra cui un Telegatto.

E chissà se, come desiderato dall’attrice negli ultimi anni, si potrà rivedere ancora una volta Jessica Fletcher in un nuovo film tv. Nel frattempo, ricordiamoci ancora quella “musichetta” simbolo della giovinezza di tanti di noi.

Roma riapre il suo Roseto comunale, incanto d’autunno tra colori e profumi senza tempo.

Con l’arrivo dell’autunno Roma si veste di nuovi colori e riapre uno dei suoi luoghi più romantici e suggestivi: il Roseto comunale di Roma Capitale, che torna ad accogliere cittadini e visitatori per la tradizionale fioritura autunnale. Un appuntamento atteso, che ogni anno trasforma le pendici dell’Aventino in un quadro vivente di eleganza e armonia, dove la bellezza delle rose dialoga con la storia e il paesaggio della città eterna.

Da sabato 18 ottobre a domenica 2 novembre, tutti potranno varcare gratuitamente i cancelli del giardino, aperto ogni giorno, compresi i festivi, dalle otto alle diciassette. Un’occasione unica per passeggiare tra aiuole fiorite, viali profumati e scorci panoramici che abbracciano il Circo Massimo e il Palatino, in uno dei punti più suggestivi della Capitale. La fioritura autunnale, meno conosciuta ma altrettanto affascinante di quella primaverile, offre lo spettacolo delle rose cinesi, tea e moderne, varietà preziose che si distinguono per la loro capacità di rifiorire più volte durante l’anno. È proprio questa caratteristica a rendere il Roseto un luogo vivo e in continuo mutamento, capace di regalare emozioni diverse a ogni stagione. In autunno, i colori si fanno più caldi e le sfumature più delicate, creando un’atmosfera intima e malinconica che invita alla contemplazione. Passeggiare tra i vialetti del giardino significa immergersi in un patrimonio botanico di inestimabile valore, ma anche in una parte importante della storia cittadina. Il Roseto, infatti, sorge dove un tempo si trovava il cimitero ebraico, e custodisce oggi oltre mille varietà di rose provenienti da tutto il mondo, simbolo di pace e rinascita. Visitare il Roseto comunale in questa stagione significa riscoprire un angolo di Roma sospeso nel tempo, dove natura, arte e memoria si intrecciano in un equilibrio perfetto. Ogni fiore racconta una storia, ogni profumo evoca un ricordo, ogni petalo sembra un frammento della poesia che da secoli anima la città. L’apertura autunnale è dunque un invito a rallentare, a lasciarsi avvolgere dalla bellezza silenziosa della natura e a guardare Roma da una prospettiva diversa, più intima e autentica. Un piccolo gioiello nel cuore della Capitale, che continua a fiorire anche quando l’estate è ormai un ricordo, regalando ai suoi visitatori l’incanto discreto dell’autunno romano.