Donne vittima di violenza, bando per strutture ricettive

Roma Capitale ha pubblicato un avviso pubblico per costituire un elenco di strutture ricettive - alberghiere, extralberghiere e all’aperto - disponibili a fornire, su tutto il territorio comunale e della Città Metropolitana, un servizio di ospitalità temporanea in emergenza, comprensivo di vitto e servizi accessori, in favore di donne vittime di violenza maschile e dei loro figli e figlie.
Donne vittima di violenza, bando per strutture ricettive.
Roma Capitale ha pubblicato un avviso pubblico per costituire un elenco di strutture ricettive – alberghiere, extralberghiere e all’aperto – disponibili a fornire, su tutto il territorio comunale e della Città Metropolitana, un servizio di ospitalità temporanea in emergenza, comprensivo di vitto e servizi accessori, in favore di donne vittime di violenza maschile e dei loro figli e figlie.
Le domande possono essere presentate sulla piattaforma telematica TuttoGare .
“Con questo avviso – dichiara l’assessora alle Attività produttive e pari opportunità di Roma capitale Monica Lucarelli – intendiamo rafforzare la rete capitolina antiviolenza, attivando un modello innovativo di risposta immediata, che coinvolge anche il sistema dell’accoglienza privata. Offrire un rifugio sicuro, in tempi rapidi, può fare la differenza tra la vita e la morte: per questo chiediamo alle strutture del nostro territorio di aderire a questo appello”.
Come riporta Roma Capitale, l’iniziativa si inserisce all’interno del progetto RM4.4.11.1.G “Violenza maschile contro le donne: dall’emergenza all’autonomia”, finanziato con fondi del PN Metro Plus 2021-2027, e punta alla realizzazione di un “hub dell’accoglienza in emergenza” che sia in grado di fornire una risposta pronta, flessibile e integrata ai casi più urgenti, nell’attesa di un inserimento più strutturato nei percorsi già previsti.
“Abbiamo previsto un massimo di otto giorni di ospitalità in convenzione, che consenta alla rete dei Centri Antiviolenza e delle Case Rifugio di valutare le soluzioni più idonee per il proseguimento del percorso di protezione e fuoriuscita dalla violenza. Aderire – prosegue Lucarelli – significa scegliere di fare la propria parte nel contrasto a un fenomeno che non possiamo più definire emergenza, ma vera e propria questione strutturale del nostro tempo. Costruire una rete ampia, flessibile e tempestiva è la nostra priorità. Perché nessuna donna venga lasciata sola. E perché ogni donna, ogni madre, ogni bambina o bambino possa trovare protezione quando ne ha più bisogno”.

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