Alla scoperta di Roma segreta: la terrazza naturale di Monte Cucco

Andiamo alla scoperta della Roma segreta proponendo questo bell'articolo su Monte Cucco, curato da Roma Capitale: un panorama aperto a 360 gradi, da Ostiense all’Eur e alla Magliana, fino a far perdere lo sguardo in lontananza sulle cime innevate dei monti. La collina di Monte Cucco al Trullo è una terrazza naturale, pressoché sconosciuta al di fuori dei quartieri che la circondano. Era molto amata da Pasolini. All’inizio del prossimo anno partiranno i lavori per valorizzarla come parco cittadino. Gli interventi dureranno circa 18 mesi e restituiranno ai cittadini un luogo fino ad oggi abbandonato
Alla scoperta di Roma segreta: la terrazza naturale di Monte Cucco.
Andiamo alla scoperta della Roma segreta proponendo questo bell’articolo su Monte Cucco, curato da Roma Capitale: un panorama aperto a 360 gradi, da Ostiense all’Eur e alla Magliana, fino a far perdere lo sguardo in lontananza sulle cime innevate dei monti. La collina di Monte Cucco al Trullo è una terrazza naturale, pressoché sconosciuta al di fuori dei quartieri che la circondano. Era molto amata da Pasolini. All’inizio del prossimo anno partiranno i lavori per valorizzarla come parco cittadino. Gli interventi dureranno circa 18 mesi e restituiranno ai cittadini un luogo fino ad oggi abbandonato.

Monte Cucco, Torre Righetti
La collina di Monte Cucco
Monte Cucco o Collina dei Diamanti fa parte della Riserva Naturale Valle dei Casali. E’ un’altura di 42 mt sul livello del mare che è stata risparmiata dall’edificazione ed è rimasta isolata rispetto al centro abitato. Sovrasta l’ansa del Tevere all’altezza della Magliana e tutt’intorno corrono via Isacco Newton, l’autostrada Roma – Fiumicino e i binari ferroviari, mentre sul versante nord si stendono i caseggiati del Trullo.
Varie le ipotesi sull’origine della denominazione, forse derivante dal cognome della famiglia svizzera Kock o Koch poi trasformato in Cucco.
La sommità pianeggiante la rende particolarmente agevole per le passeggiate. Il colpo d’occhio che offre spazia dal Gazometro alla cupola della basilica dei santi Pietro e Paolo, e ancora dal “Colosseo quadrato” fino all’agro romano.
Torre Righetti
Vari ruderi sono disseminati nell’area verde. Tra questi, in posizione privilegiata per l’incredibile vista che offre, troviamo la Torre Righetti, un casino di caccia ottocentesco probabilmente utilizzato come ritrovo per banchetti, che facevano seguito alle battute all’interno nella tenuta ricca, a quell’epoca, di cacciagione.
L’edificio, alto circa 8 metri, è composto di due strutture circolari, una base nata come cisterna e una seconda struttura sovrapposta. Secondo lo stile neoclassico, era rifinito con una fila di colonne e una cupola.
“Alberto Bini presenta l’assurdo TOTÒ, l’umano TOTÒ, il matto TOTÒ, il dolce TOTÒ nella storia UCCELLACCI UCCELLINI raccontata da Pier Paolo Pasolini con l’innocente, col furbetto DAVOLI NINETTO”
Sono i titoli di testa del film “Uccellacci e uccellini” del 1966 di Pier Paolo Pasolini, che scelse Monte Cucco e Torre Righetti come location.
A ricordarlo anche un murale realizzato al Trullo in occasione della Giornata del Camminare 2018 da Manuela Merlo: Ninetto e Totò camminano di spalle sulla collina lasciando sul percorso le proprie orme, mentre in primo piano sbocciano fiori colorati.
Villa Baccelli
La tenuta di Monte Cucco appartenne ad un illustre personaggio del Regno d’Italia, Guido Baccelli.
Medico, luminare e professore presso il Santo Spirito, fu una personalità poliedrica, che oltre all’attività scientifica, con un imporatante contributo nella cura della malaria, svolse attivamente anche l’attività politica. Fu per sei volte ministro della Pubblica Istruzione e poi ministro dell’Agricoltura. Puntò a salvaguardare il patrimonio archeologico di Roma e a dare maggiore autonomia alle istituzioni universitarie, istituì la Galleria d’Arte Moderna, ideò la Passeggiata Archeologica tra le vestigia dell’antica Roma e inventò la festa dell’albero.
Oggi il parco ospita ancora quel che rimane della Villa Baccelli che versa purtroppo in condizioni di forte degrado. Il complesso è composto di diversi manufatti: la casa padronale, un edificio minore, una cappella privata e una vasca quadrata per la raccolta delle acque piovane.
Più recente è la vaccheria non lontana dalla villa e realizzata nel 1911 dalla marchesa Teresa Lecce Koch.
Grotte, cunicoli e ambienti ipogei
A seguito di sopralluoghi svolti dall’Ispra dal 2020 sono state individuate diverse cavità sotterranee sotto la collina di Montecucco. Oltre ad ambienti ipogei isolati, sono stati scavati anche due sistemi di reticoli e cavità collegate.
Le cavità di Monte Cucco potrebbero coincidere con le “Grotte delle fate”, presenti nella mappa della campagna romana elaborata nel Cinquecento da Eufrosino della Volpaia, di cui poi si persero le tracce.
Un sistema di cunicoli si trova proprio in corrispondenza di villa Baccelli ed era collegato con la dimora del ministro. Per la presenza di pozzi di areazione e per le modalità costruttive viene fatto risalire all’epoca romana. Doveva servire per l’estrazione del tufo, anche se non si escludono anche altri utilizzi. Baccelli riadattò queste cavità a cantine.
Un secondo e più ampio reticolo si trova sul lato ovest e arriva fino al cuore della collina.
La riqualificazione
Per anni l’area verde di Monte Cucco è rimasta in uno stato di degrado e abbandono, è stata usata come discarica e i suoi ruderi sono stati occupati abusivamente. Grazie all’acquisizione della collina di Montecucco da parte di Roma Capitale tramite procedure compensative potrà partire il prossimo anno la riqualificazione per trasformare quest’area in un vero e proprio parco cittadino.

Il progetto del parco
Saranno realizzati percorsi pedonali e il parco sarà dotato di attrezzature sportive, ludiche per bambine e bambini, e di svago per tutte le età. Sono previsti interventi di forestazione, di recupero ambientale della collina e dei ruderi presenti, come ad esempio Torre Righetti. Su richiesta dei cittadini è stata anche inserita nella valorizzazione dell’area la realizzazione di un orto urbano.
A settembre è stata effettuata la bonifica da ordigni bellici che è propedeutica all’avvio del cantiere. Terminate le procedure di svolgimento della gara di affidamento, la previsione è quella di iniziare i lavori entro i primi mesi del 2025.

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