Facciamo insieme il bagno nel latte d’asina come Poppea e Cleopatra

Il bagno nel latte d’asina è divenuto un simbolo di lusso e decadenza, ma anche di ossessione per la bellezza e la giovinezza, due tratti centrali nella cultura romana, specialmente tra le classi più elevate. Vediamo insieme la storia di questo rituale legato ad imperatrici e regine leggendarie e gli ingredienti per un bagno ispirato alle antiche tradizioni di lusso dell’impero romano.
Facciamo insieme il bagno nel latte d’asina come Poppea e Cleopatra.
Il bagno nel latte d’asina è divenuto un simbolo di lusso e decadenza, ma anche di ossessione per la bellezza e la giovinezza, due tratti centrali nella cultura romana, specialmente tra le classi più elevate. Vediamo insieme la storia di questo rituale legato ad imperatrici e regine leggendarie e gli ingredienti per un bagno ispirato alle antiche tradizioni di lusso dell’impero romano.

Cleopatra
Era opinione diffusa a Roma che le componenti del latte d’asina, ricco di vitamine e minerali, avessero effetti benefici e ringiovanenti, rendendolo una scelta ideale per chi cercava di preservare la propria avvenenza.
Si narra che Poppea, moglie di Nerone, e Cleopatra, regina d’Egitto, facessero il bagno nel latte d’asina per mantenere la loro pelle morbida e giovane. Secondo la tradizione, Poppea si faceva seguire ovunque da un numeroso gruppo di asine, circa 500, affinché fosse sempre disponibile latte fresco per i suoi bagni.
Troviamo il racconto nel testo XXVIII della “Historia Naturalis” di Plinio Il Vecchio (23 d.C. – 25 agosto 79 d.C.) dedicato agli utilizzi medicinali dei prodotti animali che riportiamo: “Si pensa che la pelle del viso diventi distesa e morbida dal latte
d’asina, ed è noto che alcune donne curino le loro guance sette volte al giorno, seguendo con attenzione questo numero.
Poppea, moglie del principe Nerone, introdusse questa pratica, facendo il bagno nelle vasche e per questo usava essere accompagnata nei sui spostamenti dai suoi greggi di asine. Le irritazioni del muco sul viso si eliminano applicando burro, con maggiore efficacia se mescolato con cerussa (una polvere bianca usata come cosmetico), ed i difetti che si diffondono
vengono trattati con farina d’orzo, applicata pura sulle piaghe del viso con una membrana imbevuta di latte di bovino.”
Questo il testo originale: “Cutem in facie erugari et tenerescere candore lacte asinino putant, notumque est quasdam cottidie septies genas custodito numero fovere. Poppaea hoc Neronis principis instituit, balnearum quoque solia sic temperans, ob hoc asinarum gregibus eam comitantibus. impetus pituitae in facie butyro inlito tolluntur, efficacius cum cerussa, sincero vero
ea vitia, quae serpunt, superinposita farina hordeacia, ulcera in facie membrana e partu bovis madida”.

Latte
Il bagno nel latte d’asina non era solo un atto legato alla cura del corpo, ma anche un chiaro segno di lusso estremo che poteva giusto permettersi un’imperatrice o una regina. Non ci sono prove evidenti che ciò accadesse davvero, probabilmente si tratta di una leggenda. Gli storici antichi che ci raccontano della vita di Poppea, come Tacito e Svetonio, sono noti per aver presentato versioni distorte e fortemente critiche della corte di Nerone, spesso colorando i racconti con dettagli scandalistici per enfatizzare il declino morale e politico di quel periodo. Ciò che è certo è che nella Roma imperiale, la cura della
persona era una parte essenziale della vita aristocratica: bagni pubblici, oli profumati, unguenti e pratiche estetiche erano comuni tra le classi più agiate.
Ancora adesso esistono bagnoschiuma, creme, saponi al latte d’asina, forse anche in riferimento a questo racconto.
Proviamo a fare insieme questo bagno particolare, ottimo rituale di bellezza e relax, ispirato alle antiche tradizioni di lusso dell’impero romano.

Cura della persona
Ingredienti:
Circa 1 litro di latte d’asina. Se non disponibile, si può usare latte di capra o latte intero di mucca come alternativa. Miele: 3-4 cucchiai. Il miele ha proprietà idratanti, antibatteriche e lenitive. Oli essenziali (facoltativo): poche gocce di olio essenziale di lavanda, rosa, o camomilla per aggiungere un tocco rilassante e profumato. Olio di mandorle dolci o olio d’oliva: 2-3 cucchiai per idratare e ammorbidire la pelle. Fiori secchi (facoltativo): Petali di rosa o lavanda per un’esperienza più aromatica e rilassante.
Preparazione del bagno: riempiamo la vasca con acqua calda, ma non bollente, per evitare di alterare le proprietà del latte.
Versiamo il latte nella vasca, sciogliamo il miele nell’acqua e mescoliamo bene. Versiamo l’olio di mandorle dolci o d’oliva nella vasca per ottenere un effetto emolliente. Possiamo aggiungere le gocce di oli essenziali e i petali di fiori secchi per un’esperienza rilassante, ma questo passaggio è opzionale. Immergiamoci finalmente nella vasca per circa 20-30 minuti e dopo il bagno, tamponiamoci delicatamente la pelle senza strofinare, per mantenere l’idratazione.

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